È il giorno del Miracolo di San Gennaro: cos'è, come funziona e cosa rappresenta la liquefazione del sangue del patrono di Napoli
È oggi, 19 settembre 2025, il giorno del secondo rito sul cosiddetto Miracolo di San Gennaro, ovvero l’evento pubblico amatissimo dai cittadini napoletani durante il quale viene pubblicamente esposta una delle due ampolle che contengono il (presunto) sangue del Santo in attesa che si sciolga dal suo attuale stato semi-solido: una vera e propria tradizione che ha una fortissima valenza simbolica per la città partenopea, avvolta da una certa aura di mistero visto che nessuno è mai veramente riuscito a dare una spiegazione scientifica al Miracolo di San Gennaro.
Prima di capire cosa sia effettivamente il Miracolo di San Gennaro e il suo valore per i cittadini e i fedeli napoletani, è utile ricordare che oggi San Gennaro è considerato il patrono di Napoli: vissuto tra il 272 e il 305, era il vescovo di Benevento, impegnato nel portare la parola del Signore tra le persone nella dura epoca della persecuzione da parte dei romani, tanto da accettare il suo destino di martire il 19 settembre – da qui la ricorrenza odierna – del 305.
La morte di San Gennaro avvenne meditare decapitazione e la tradizione vuole che proprio negli attimi successivi alla sua morte una fedele raccolse il sangue del vescovo in alcune piccole ampolle: proprio queste sarebbero oggi all’origine del Miracolo di San Gennaro, conservate nel Duomo napoletano ed esposte in tre differenti occasioni all’anno al termine di un rito ufficiale con il quale si attende la liquefazione del sangue del santo.
Cos’è il Miracolo di San Gennaro: la liquefazione dal sangue tra credenze popolari e scienza e la posizione della Chiesa
Attorno alle ampolle e al sangue, insomma, ruota il Miracolo di San Gennaro: se dopo il rito ufficiale il liquido si presenta sciolto, allora è credenza popolare che si aprirà un periodo positivo e prolifico per la città di Napoli, e in caso contrario si crede che sia una sorta di cattivo presagio su qualcosa di negativo che potrebbe capitare nell’arco dei giorni successivi; mentre la prima volta che si è assistito al Miracolo di San Gennaro fu il 1389.
Ad oggi la cerimonia del Miracolo di San Gennaro si tiene tra volte all’anno: quella odierna, infatti, è la seconda collegata alla ricorrenza del martirio del patrono napoletana, la prima si tiene il primo sabato di maggio assieme a una lunga processione e la terza il 16 dicembre quando ricorre la festa patronale; mentre in ognuna di queste occasioni se il sangue si discioglie viene poi esposto all’adorazione dei fedeli per gli otto giorni successivi.
Negli anni non sono mancati tentativi per spiegare scientificamente il Miracolo di San Gennaro e la liquefazione del presunto sangue con la teoria più accreditata – ma di fatto mai verificata – che punta sull’ipotesi della tissotropia, ovvero la capacità di alcuni materiali di tornare a uno stato liquido quando vengono agitati energicamente; mentre dal conto suo la Chiesa preferisce mantenere una certa distanza dall’argomento e non parla apertamente di “miracolo”, preferendo il termine “prodigio” e permettendo – comunque – la venerazione della reliquia.