Giovanni Luca Picariello, in arte Ghemon, rapper con all’attivo sei album, presenta al Festival di Sanremo 2021 il brano Momento perfetto, una sorta di rap, gospel e swing lo definisce lui. Soprattutto una canzone che vuole significare rinascita e ottimismo, scritta non a caso la scorsa estate quando sembrava che il coronavirus avesse mollato la presa e tutti si tornava all’aria aperta. Non è stato così purtroppo, il virus è tornato più forte che mai ma il significato della canzone vale lo stesso, virus o non virus. Perché nella vita si rinasce sempre, bisogna avere questo sentimento di speranza e la forza di riprendere il cammino: “Ho aspettato in silenzio e con calma / Ma ora mi è venuta voglia di urlare / Sono convinto che questa sia l’ora mia / il momento perfetto per me”.
Il senso della canzone, “Il Momento perfetto” di Ghemon, nonostante il brano sia cantato in prima persona singolare ovviamente vale anche al plurale, vale per tutti, tutti siamo in attesa del nostro momento “perfetto”. “Non nego che mi intriga il pensiero di sparire / L’idea di cambiare vita” sono le comuni tentazioni che tutti abbiamo. Nonostante le difficoltà: “Quando poi sei senza chiave nel tuo inferno / ti scopri figlio unico e sei chiuso dall’esterno”, ma non bisogna farsi sopraffare dal “veleno”, devi tendere la mano al tuo fratello, “il fatto che non ti sei mai arreso è un miracolo e va difeso”. Ecco, una canzone che va contro la depressione e il nichilismo di tanti della sua generazione.
ANALISI DEL TESTO IL MONDE PERFETTO, CANZONE DI GHEMON: TUTTI ASPETTIAMO “IL MOMENTO PERFETTO”
“È una canzone di rinascita, di rivincite, particolarmente energica, molto diversa rispetto a “Rose viola” (quella presentata alla sua ultima partecipazione a Sanremo, ndr). Momento perfetto è una canzone da cantare a squarciagola” dice ancora Ghemon. Il momento perfetto in realtà può venire in modi misteriosi, spesso uno non se ne accorge neanche preso come è da tutte le incombenze della vita quotidiana, dalle distrazioni. E’ per questo che bisogna prendersi gli spazi per guardarsi dentro, fare attenzione alla realtà che ci circonda, dare la mano al fratello, perché il momento perfetto potrebbe sorprenderci e scomparire senza che lo afferriamo: “Dicono sempre che è il turno degli altri / ma non mi sento secondo a nessuno / sono convinto che questo sia / L’ora mia il momento perfetto per me”. Occhi aperti allora: ognuno ha diritto al suo “momento perfetto”.