“Speriamo che gli esperti ci illuminino sul suo profilo psicologico e sul fatto se sia davvero ancora pericoloso come dicono le persone. La sua libertà condizionale è subordinata all’accertamento di non essere più un pericolo. In questo modo potremo stabilire le condizioni per assicurarci che non sia pericoloso per nessuno”. Queste le parole di Buno Dayez, uno degli avvocati di Marc Dutroux, più comunemente noto come il mostro di Marcinelle. Si trova in isolamento da 23 anni, ma i suoi legali vogliono ora una nuova perizia psichiatrica per provare ad ottenere le misure meno restrittive nei confronti del proprio assistito. La notizia è giunta da noi in queste ore, ma in Belgio, come ricorda euronews.net, circola orma da qualche giorno, ed ha provocato accese proteste. Circa 400 persone sono infatti scese in piazza a Bruxelles domenica per protestare contro un’eventuale liberazione anticipata del pedofilo e killer. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
PERIZIA PSICHIATRICA SUL MOSTRO DI MARCINELLE
Marc Dutroux, il mostro di Marcinelle, potrebbe uscire di prigione e avere accesso alla libertà condizionata entro il 2021. E’ questa la notizia che arriva dal Belgio, dove l’uomo si trova attualmente all’ergastolo. Ma chi è Marc Dutroux? E perché l’etichetta di “mostro” in questo caso non sembra essere una forzatura? Bisogna andare indietro fino all’agosto 1996, quando la sparizione di una ragazzina portò ad una scoperta inquietante: Dutroux, allora 39enne, con la complicità della seconda moglie Michele Martin, nell’arco di una decina d’anni, dal 1985 al 1996, aveva sequestrato e torturato sei bambine e ragazze di età compresa tra gli e i 19 anni, abusando sessualmente di tutte loro. Solo due delle sue vittime, Sabine Dardenne e Laetitia Delhez, di 12 e 14 anni, uscirono vive da quell’inferno. Le altre vennero uccise, e in particolare due di loro, entrambe di 8 anni, vennero lasciate morire di stenti. Si ipotizzò che lo stesso Dutroux facesse parte di una più ampia rete di pedofili, forse maniaci facoltosi. Sebbene ai tempi della condanna, il profilo psichiatrico che venne delineato fu quello di uno psicopatico, senza alcun rimorso per le crudeltà compiute, oggi Dutroux rischia di uscire di prigione.
MOSTRO DI MARCINELLE ESCE DI PRIGIONE?
In Belgio non esiste il carcere a vita: l’ergastolo, come ricorda “Libero Quotidiano”, viene applicato soltanto per quei detenuti che, nel corso del tempo, vengono ritenuti ancora socialmente pericolosi, a rischio recidiva; chi invece viene giudicato esente da questo rischio dopo un massimo di trent’anni può accedere alle misure alternative. E qui si gioca la partita dell’avvocato di Marc Dutroux, il legale Bruno Dayez, che nonostante il mostro di Marcinelle sia stato condannato nel 2004 ha richiesto che il suo assistito, oggi 62enne, venga sottoposto a una valutazione psicologica per valutare se possa essere considerato ancora pericoloso. Questa istanza è stata accolta dal tribunale di Bruxelles. Va precisato che dalla difesa del pluriassassino non è stata avanzata ancora alcuna istanza di scarcerazione ma la valutazione psicologica è propedeutica al passo successivo. Nel 2013, ricostruisce il quotidiano diretto da Vittorio Feltri, “un tribunale belga aveva già respinto una richiesta di arresti domiciliari con braccialetto elettronico per lo stesso Dutroux, affermando che non vi era per lui possibilità di reintegrarsi nella società. D’altro canto, dal 2017 proprio il suo legale Bruno Dayez si è impegnato per la liberazione, scrivendo anche un libro in proposito”. Un team di cinque psicologici valuterà Dutroux entro il prossimo 11 maggio: se il rischio di recidiva risulterà assente Dutroux potrebbe ottenere la libertà condizionata entro il 2021.