Promossi
Casey Stoner, 10
A dispetto del dolore al polso che lo infastidisce, a sentire non lui ma gli uomini del suo box, si costruisce una gara delle sue, dal ritmo forsennato che abbatte gli avversari uno dopo l’altro. Voleva riscattarsi, voleva vincere a casa sua, e lo ha fatto alla grande, in testa dal primo all’ultimo giro, infastidito quel tanto che basta dal solo Hayden con la Honda ufficiale. Non c’era la pressione psicologica di Valentino, ormai campione del mondo, a dargli fastidio? Forse, mah, chissà. Di certo c’era lo Stoner di sempre alla guida di una Ducati perfetta. Bentornato sul gradino più alto del podio, Casey.
Valentino Rossi, 10
Si complica la vita in qualifica con una caduta che lo relega in dodicesima posizione sulla griglia di partenza. Normalmente uno direbbe: il mondiale ce l’ho già cucito sulla tuta, pazienza: faremo un’onesta gara senza correre troppi rischi. Ma Valentino non è normale, è speciale. Quindi parte alla grande e recupera posizioni su posizioni fino a raggiungere la terza piazza. Podio assicurato e spettacolo onorato. Può bastare. Può bastare? Neanche per sogno. Hayden è in crisi con le gomme, e allora a darci dentro, a raggiungerlo al penultimo giro e a superarlo all’inizio dell’ultimo. La davanti il solo Stoner, il rivale di tutta la stagione. Imprendibile oggi per chi parte dodicesimo, anche se di nome fa Valentino Rossi.
Nicky Hayden 9
L’ex iridato si toglie lo sfizio di disegnare un’altra gara maiuscola. Belle prove e bella gara. All’inizio da del filo da torcere al suo prossimo compagno di scuderia Stoner, andandosi a prendere anche il giro più veloce in gara e il nuovo record della pista. Poi molla, vuoi per il ritmo sostenuto dell’australiano, vuoi per il calo delle Michelin che equipaggiano la sua Honda. All’ultimo giro deve arrendersi anche a Valentino, restando comunque sul podio. Pedrosa, dove sei?
Jorge Lorenzo 7
Ennesima bella gara per il pilota maiorchino e la sua Yamaha. Segno che la crisi è ormai solo un brutto ricordo. Partiva in griglia con il secondo tempo, ma è subito passato da Hayden. Non riesce a tenere il ritmo dei due e viene raggiunto anche da Toseland, Dovizioso e Nakano. Valentino a parte, mette in mostra il suo talento nel finale della gara, dove si prende il massimo del consentito: il quarto posto.
James Toseland 7
Una bella gara in una stagione, tutto sommato, sottotono. L’ex iridato Superbike ci mette grinta, si permette di duellare con Rossi e di passarlo ben ben due volte. Poi si deve arrendere al campione ma non molla con gli altri duellanti. Alla fine è sesto e si concede anche il lusso di tenersi dietro il più quotato compagno di scuderia Edwards. Le sue gare dovrebbero essere sempre così. Ma, per ora, non lo sono.
Andrea Dovizioso e Shinya Nakano 6,5
Il primo, parte male, recupera e si porta a casa un settimo posto che poteva anche essere un quarto. Il secondo non mostra mai dei grandi acuti ma al momento decisivo c’è e si porta a casa un bel quinto posto. Tutti e due piloti Honda, uno in procinto di passare all’ufficialissima HRC, l’altro di mollare le gare per un futuro da tester. Tutti e due, comunque, non si sono risparmiati e hanno onorato come si deve il loro mondiale.
Bocciati
Dani Pedrosa, 4
Fuori, si può dire, alla prima curva. Per fortuna per lui, che Lorenzo si trova a 27 punti di distacco in classifica generale quando alla fine mancano solo due gare, altrimenti… In qualifica si fa mettere sotto anche da De Puniet e Toseland e in gara sparisce quasi subito. Nonostante il terzo posto quasi assicurato, la stagione per lo spagnolo resta assai deludente. E essere passato a stagione in corso dalle Michelin alle Bridgestone non ha migliorato la situazione. Anzi… Inoltre, con Dovizioso come compagno di squadra la prossima stagione, rischia di perdere la posizione di privilegio di cui gode in casa Honda.
Alex De Angelis 5
Ancora uno zero punti per il pilota Sanmarinese fresco di rinnovo con il team Honda Gresini. Eccellente nelle prove del venerdì (terzo), discreto nelle qualifiche (decimo), in gara non riesce ad esprimersi al meglio e, complici le brutte partenze, si complica ulteriormente la vita. Oggi, complice forse una toccata con De Puniet, cade e dice ancora addio alla gara. Ancora due appuntamenti per riscattare una stagione che, altrimenti, rischia di diventare da dimenticare.
Loris Capirossi 5
C’è poco da festeggiare anche per Loris Capirossi, se non il fatto di essere arrivato davanti al più giovane compagno di squadra Vermulen (voto 4,5). Ennesimo week end incolore per il pilota imolese, alle prese con i problemi di messa a punto con la sua Suzuki, in una stagione non certo esaltante.
Randy de Puniet 5
Partito con il quarto tempo in griglia, si ritrova a battagliare con Edwards e Capirossi per l’ottavo posto in gara. Buon per lui che finisce la gara in pista e non nella sabbia. Di acuti, ancora non se ne vedono.
Marco Melandri 3
West, non di certo un fulmine, si piazza dodicesimo a 47” dalla vetta. Lui, non più un fulmine ma almeno con tanto talento da vendere, finisce sedicesimo e , ancora una volta, ultimo a 1’11” da Stoner (ancora qualche giro e sarebbero transitati insieme sul traguardo). Va bene i problemi, ma beccarsi più di 20 secondi da West, questo non è da Melandri. Per lui il mondiale 2008 è già finito, archiviato. Anzi, forse non è mai incominciato.
(Maurizio Saporiti)