Jorge Lorenzo, 10
Stupendo! Una gara impeccabile senza una sbavatura: il pilota spagnolo, conscio della necessità di vincere a tutti i costi per tenere aperto il mondiale e per mettere sotto pressione il Dottore, quasi non sbaglia neppure la partenza, di solito il suo punto debole. Poi tutto perfetto, come perfetto è stato tutto il suo week end. Ed ora, a meno 18, sperare l’insperabile, per uno come lui, è del tutto lecito.
Casey Stoner 10-
Al suo rientro comincia a mettere le cose in chiaro: quando sono a posto, e non lo sono ancora del tutto, vedrete il vero Stoner. Certo che se quello visto in gara all’Estoril non è lo Stoner vincente, tutta la concorrenza è avvisata. Di certo la sua gara è da incorniciare, perché dopo uno stop così lungo, riprendere la moto che nel frattempo ha subito delle modifiche e fare subito secondo, dietro a uno scatenato Lorenzo in sella alla miglior moto del momento non è da tutti. Bentornato Bastoner!
Valentino Rossi 4
Inguardabile: si barcamena per tutto il week end tra i problemi di messa a punto della sua Yamaha, non riuscendo a trovare il bandolo della matassa. In qualifica sembra intravedere la luce in fondo al tunnel ma la gara lo smentisce in modo categorico. Si becca quasi un secondo al giro dal suo compagno di squadra, le prende da Stoner e pure da Pedrosa e non per pochi decimi, con la moto che va da tutte le parti tranne dove lui vorrebbe. Al traguardo ci arriva dopo che da ben 23 secondi Lorenzo ci è già passato. Non è normale, non va. Se vuole il nono titolo mondiale, Estoril è da radiare dall’albo dei ricordi.
Dani Pedrosa, 9
Ci tenta da subito, ma poi si deve accontentare di salire, comunque, sul gradino più basso del podio. Ha il merito di cercare di andare a prendere, nelle prime fasi della gara, il biondino rinato sulla Rossa di Borgo Panigale: poi quando capisce che anche lì non ce n’è, amministra come tutti gli altri. Tanto Rossi era dietro a 13 secondi…
Colin Edwards, 7
Quando gli altri non lo buttano fuori, lui la sua sporca gara la fa: parte quinto e quinto arriva, dietro i fantastici quattro. Questa volta far meglio avrebbe voluto dire passare anche Valentino. Ma Edwards, si sa, ha il cuore tenero… Comunque, la sua sella, punti in classifica alla mano, se l’è guadagnata ancora per la prossima stagione.
Andrea Dovizioso, 5,5
A Misano aveva regolato Capirossi sul finale, ma questa volta si deve arrendere all’arrembante Elias (6) ancora in cerca di un manubrio per la prossima stagione. Lui i problemi di Rossi nella gara di oggi se li deve sobbarcare, salvo rare occasioni, ad ogni appuntamento che lo vede impegnato in pista. Speriamo di vederlo meglio le prossime gare.