“Una sentenza dura ma rapportata alla gravità del fatto, ingiustificabile e fuori da qualsiasi etica”.
E’ il commento del presidente dell’Automobile Club d’Italia, Enrico Gelpi, al pronunciamento della Federazione Internazione dell’Automobile. “E’ stata giustamente punita un’inaudita frode sportiva – ha continuato Gelpi – che poteva avere anche gravi conseguenze sull’incolumità del pilota coinvolto, degli altri piloti in corsa, dei commissari e del pubblico”. Il presidente dell’ACI si dichiara pienamente soddisfatto per la confermata assoluta estraneità ad ogni illecito di un grande pilota come Fernando Alonso, esprimendo comunque rammarico per il coinvolgimento nella vicenda di un italiano, sia pure non tesserato ACI-CSAI: “non possiamo dimenticare che Flavio Briatore ha il merito di aver puntato per primo su Michael Schumacher e di aver vinto per tre volte il mondiale con le squadre da lui dirette”.
“Questo episodio – ha dichiarato Gelpi – è comunque sintomo di una Formula1 che ha perso in alcuni suoi ambiti il senso della misura, finendo per penalizzare costruttori e scuderie di alto valore tecnico-agonistico e di eccellenza mondiale come la Ferrari. La Formula1 è un ambiente che va quindi assolutamente rivisto per tornare a coniugare positivamente sport, tecnologia, competitività, spettacolo ed attrazione del pubblico con il coinvolgimento di tutti gli attori interessati (Case costruttrici, Scuderie, piloti, organizzatori, FOM e FOTA) sotto l’egida di una FIA forte, autorevole e trasparente. Come ACI stiamo già lavorando a questi obiettivi insieme al candidato presidente Jean Todt, che riteniamo essere la persona giusta – per capacità, competenza e professionalità già dimostrate sul campo – per guidare la FIA del futuro”.