Una trimestrale maledetta dopo un periodo disastroso: pubblicati oggi i risultati degli ultimi tre mesi in casa Volkswagen e quello che si temeva alla vigilia viene registrato precisamente. Il colosso di Wolfsburg ha chiuso il terzo trimestre dell’anno con 3,48 miliardi di euro di perdite operative, con 1,67 miliardi il rosso netto, ma non finiscono qui le brutte notizie per l’azienda colpita dal diesel gate di un mese fa. Gli utili per il 2016 rischiano di essere nerissimi, anche se al momento la vendita singola delle auto rimane stabile e anzi leggermente in salita: ma gli effetti si faranno sentire più tardi, il problema è che già questa perdita è ingente e anticipata rispetto alle previsioni. Matthias Müller, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Volkswagen AG, ha annunciato i cinque passi fondamentali per il riallineamento del Gruppo. “Dobbiamo guardare oltre la situazione attuale e creare le condizioni per ulteriori sviluppi di successo per Volkswagen” ha dichiarato Müller a Wolfsburg. Il Presidente ha presentato un piano in cinque punti, che intende attuare per far sì che il Gruppo Volkswagen possa rimanere uno dei principali costruttori automobilistici in futuro. Müller è fiducioso che “il Gruppo Volkswagen emergerà dalla situazione attuale più forte di prima”. Ha annunciato che i pilastri della Strategia 2025 del Gruppo saranno presentati l’anno prossimo.
Il CEO del Gruppo Volkswagen ha spiegato che la massima priorità è supportare i clienti interessati dalla tematica Diesel. “I nostri clienti sono al centro di tutto ciò che fanno i nostri 600.000 collaboratori in tutto il mondo” ha dichiarato. Il Gruppo Volkswagen sta lavorando intensamente per sviluppare soluzioni tecniche efficaci. In accordo con il Kraftfahrtbundesamt (KBA – Autorità Federale per i Trasporti tedesca) l’inizio dell’implementazione è previsto per gennaio 2016. In seconda battuta Muller racconta come portare avanti e completare le indagini su tutto quello che è accaduto negli scorsi mesi, e in maniera fortemente sistematica: “Dobbiamo scoprire la verità e imparare da quanto è successo” ha affermato, aggiungendo che Volkswagen sta procedendo molto scrupolosamente nella propria analisi. A questo proposito, oltre ai passi già annunciati, è stata incaricata la società di revisione Deloitte. Secondo Müller, i responsabili dovranno affrontare severe conseguenze. Vi è però anche una decisa e terza priorità secondo cui bisogna necessariamente introdurre nuove strutture all’interno del Gruppo Volkswagen. “Il punto chiave è che il nostro Gruppo verrà gestito in maniera decentralizzata; rivedremo nel dettaglio la nostra gamma attuale di oltre 300 modelli e analizzeremo il contributo di ognuno di questi ai nostri ricavi. Le ultime due priorità del nuovo CEO di Volkswagen sono altrettanto interessanti, e riportano al centro la questione manageriale dell’azienda finita nella bufera con il diesel gate: “Abbiamo bisogno di una cultura fatta di apertura e collaborazione”. Müller ha anche invitato tutti, all’interno di Volkswagen, a mostrare più coraggio, una maggiore creatività e uno spirito più imprenditoriale. Da ultimo dunque lo spostamento del progetto fino al 2025: da una strategia 2018 ad una che duri fino al 2025 in cui bisogna assolutamente crescere dal punto di vista della qualità e non solo della quantità. Müller ha annunciato che i pilastri della Strategia 2025 del Gruppo saranno sviluppati nei prossimi mesi e svelati a metà 2016. Riuscirà nell’impresa?