Per la moviola di Parma Juventus bisogna analizzare i due episodi su cui i bianconeri richiedono un calcio di rigore per fallo di mano
Moviola di Parma Juventus: protesta bianconera sul primo possibile rigore
Nella giornata di ieri si sono giocati i recuperi della trentatreesima giornata di Serie A che tra le altre partite hanno visto scendere in campo la Juventus sconfitta 1-0 dal Parma, per la prima volta da quando Igor Tudor ha preso le redini della squadra, la prestazione dei bianconeri è stata insufficiente ma i giocatori protestano chiedendo due calci di rigore. È necessario quindi fare la moviola di Parma Juventus per spiegare le motivazioni dietro alle scelte che hanno portato il direttore di gara Daniele Chiffi a non concedere il penalty e anche il Var a non richiamarlo per l’On Field Review.
Il primo episodio si verifica al termine della prima sezione di gioco quando su un cross di Pierre Kalulu il pallone va a sbattere sul braccio di Mandela Keita, l’arbitro vede il tocco ma lascia correre nonostante le proteste dei giocatori bianconeri per poi poco dopo fischiare la fine del primo tempo. La decisione di Chiffi è giudicata corretta sia dal Var, che non interviene nella decisione, sia dai commentatori arbitrali che sottolineano ai tifosi che il braccio del centrocampista belga del Parma è molto vicino al corpo in una posizione naturale, e il movimento non è in opposizione del pallone.
Moviola di Parma Juventus, rigore chiesto dalla Juventus per il tocco di braccio di Hainault
Il secondo episodio della moviola di Parma Juventus avviene all’88’ minuto quando Antoine Hainault intercetta il pallone crossato da Kenan Yildiz con il braccio, Chiffi è ben posizionato e concede ai bianconeri solo il calcio d’angolo nonostante gli uomini in campo, quelli in panchina, e i tifosi sugli spalti non siano d’accordo. Anche in questo caso la decisione dell’arbitro è quella giusta visto che il braccio del giocatore del Parma colpito è quello sinistro, attaccato al corpo, e non quello destro che invece aumenta il volume e sarebbe quindi stato punibile con il calcio di rigore.
Il resto della sfida è stata abbastanza corretta sia per i giocatori che per la prestazione del direttore di gara che sbaglia solo in poche occasioni sulla gestione dei cartellini gialli, come al 67’ minuto quando Kolo Muani interviene nuovamente in maniera fallosa su un giocatore del Parma, il fallo ripetuto da parte del francese avrebbe meritato il cartellino giallo da cui era già stato graziato in precedenza. Continua così una lunga serie di giornate di Serie A senza clamorosi errori o con grosse polemiche su alcune scelte incomprensibili per i tifosi che non possono ora appellarsi a nessun episodio.
