E’ stata ribaltata la sentenza di primo grado sul caso Mps: gli ex vertici Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, con l’allora presidente del collegio sindacale Paolo Salvadori, sono stati assolti in appello a Milano nel processo per falso in bilancio a aggiotaggio sul filone delle indagini che concerne la contabilizzazione dei derivati Santorini e Alexandria.
Nel corso del processo di primo grado, aveva condannato Profumo e Viola a 6 anni e Salvadori a 3 anni e mezzo. Per Mps, invece, una sanzione pecuniaria da 800 mila euro. Come riportato dal Sole 24 Ore, la decisione dei giudici arriva dopo la conferma della Cassazione delle assoluzioni di tutti gli imputati nel procedimento ’madre’ sul caso dell’istituto di credito. L’assoluzione è arrivata con formula piena, “perché il fatto non sussiste”.
La sentenza su Mps
Alla lettura del dispositivo, Profumo e Viola si sono abbracciati e sono parsi visibilmente commossi. La sentenza prevede anche la revoca delle statuizioni civili. “Sono emozionato, dopo otto anni di sofferenza, ma ho sempre avuto fiducia nella giustizia e sono molto contento anche per la banca, perché si chiude questa triste vicenda”, la reazione di Profumo dopo la sentenza. Così invece Viola: “La sentenza d’Appello sui derivati Mps fa giustizia e chiude una triste e penosa vicenda durata dieci anni. Resta la profonda amarezza di essere stato condannato in primo grado per reati che la sentenza di appello ha dichiarato essere inesistenti, dopo aver servito la banca e indirettamente il Paese nel pieno rispetto delle leggi e dei principi morali che hanno sempre indirizzato i miei comportamenti. Purtroppo, questa amarezza mi accompagnerà per il resto della vita nella consapevolezza che i danni soprattutto reputazionali subiti non me li restituirà nessun tribunale”. Novità anche per quanto riguarda la Borsa: scatto di Mps con un più 2,7 per cento dopo l’assoluzione.