Nicoletta Manni, la prima ballerina della Scala, sarà tra le protagoniste di Danza con me. "non è sempre facile gestire la responsabilità di un titolo così impegnativo"
Nicoletta Manni: “la danza insegna disciplina e rigore”
In occasion del suo ritorno in tv nello show “Danza con me” di Roberto Bolle, Nicoletta Manni si è raccontata in una lunga intervista a Luuk Magazine parlando della sua infanzia, ma anche del suo presente. “Ero una bimba vivace, ma introversa, soprattutto determinata a realizzare il suo sogno: diventare una ballerina” ha raccontato la prima ballerina della Scala di Milano che ha vissuto la sua infanzia a Santa Barbara nella provincia di Lecce. Un luogo a cui la ballerina è molto legata ancora oggi: “è davvero meraviglioso, mi ha regalato un’infanzia felice e piena. Oggi, nonostante viva da parecchi anni a Milano e viaggi spesso in giro per il mondo, rimango molto legata alla mia terra che per me resterà sempre casa, il luogo della famiglia e degli affetti. Ancora oggi riconosco il suo profumo ad ogni mio ritorno”. Parlando poi di danza, la Manni non ha alcun dubbio: ” è perfezione e scuola di vita: ti insegna disciplina e rigore, mette alla prova la tua volontà e ti spinge a volare sempre più in alto. Ma non si raggiunge mai davvero la perfezione, e questo non è affatto un limite, anzi: è la spinta che ci permette di sognare e di lavorare strenuamente per raggiungere i nostri obiettivi”.
Nicoletta Manni: “In scena mi godo le meravigliose sensazioni della danza”
Dopo anni di studio e sacrificio Nicoletta Manni ha ricevuto il titolo di prima ballerina della Scala di Milano. Un riconoscimento che non viene dato a tutti e che per lei significa davvero tanto, anche se non nasconde: “quando vai in scena come prima ballerina del Teatro alla Scala il pubblico si aspetta una performance all’altezza del ruolo, e non è sempre facile gestire la responsabilità di un titolo così impegnativo”. Allo stesso tempo questo titolo la rende orgogliosa: “è una grande gratificazione per i tanti sacrifici e il duro lavoro che ho svolto nel corso degli anni. Ma mi piace considerare questa qualifica come un punto di partenza e non di arrivo: un danzatore non deve mai fermarsi, non smette mai di imparare”. Prima di entrare in scena sul palcoscenico però non nasconde di vivere un mix di emozioni davvero uniche: “è un momento davvero magico, un condensato di emozioni che riassume tutto il lavoro, la fatica, gli ostacoli e le gioie della preparazione di ciascuno spettacolo. In questo tumulto però devo essere calma, razionale, per potermi concentrare e dare il massimo. In scena tutto sparisce e mi godo le meravigliose sensazioni della danza, che sono la vera essenza della mia professione”.
