Ennesimo episodio di violenza nei confronti dei fedeli cattolici in Nigeria. Come riferito dal portale catholicherald.co.uk, un prete è stato rapito da alcuni uomini armati, dopo che lo stesso aveva già subito lo stesso calvario poco tempo fa. L’episodio risale alla giornata di sabato 19 settembre 2020, quando padre Jude Onyebadi è stato portato via da alcuni criminali mentre si trovava in una fattoria di ananas nella zona di Aniocha North del Delta State, a sud della Nigeria. Il sacerdote, come fa sapere catholicherald.co.uk, aveva fatto visita alla fattoria, gestita dallo stesso a sostegno di una fondazione della Chiesa per i seminaristi, per ispezionare la proprietà e quindi pagare i lavoratori. Mentre si trovava lì, però, è stato raggiungo da alcuni uomini armati che hanno aggredito i contadini per poi rapire lo stesso sacerdote. Autori del folle gesto, gli stessi pastori locali che avevano già portato via padre Onyebadi esattamente due anni fa.
NIGERIA, PRETE CATTOLICO RAPITO: LA CHIESA NON PAGA IL RISCATTO
Gli ostaggi sono stati liberati poche ore dopo dagli uomini armati, ma il parroco della chiesa cattolica dei Santi Pietro e Paolo a Issele-Azagb è stato purtroppo trattenuto. Le autorità pensano che il gruppo di pastori possa chiedere un riscatto in cambio della liberazione del sacerdote, ma al momento, Charles Ugunwa, direttore delle comunicazioni per la diocesi locale di Issele-Uku, ha fatto sapere che i malviventi non si sono ancora fatti avanti con alcuna richiesta. Come ricorda catholicherald.co.uk, non è purtroppo la prima volta che la pratica del rapimento con riscatto affligge la regione del Delta State, una zona della Nigeria dove la disoccupazione è altissima, e di conseguenza anche la povertà. Proprio per questo i sacerdoti vengono presi di mira, usati da tramite per fare qualche soldo. Uganwa, parlando ad Aci Africa l’anno scorso, aveva comunque fatto sapere che la Chiesa non avrebbe accolto le richieste di riscatto: “è politica della Chiesa in Nigeria non pagare il riscatto su sacerdoti e religiosi rapiti”.