Attenzione a bere il caffè oltre questo orario: rischi problemi di salute, non solo l'insonnia.
Ecco quali sono gli orari giusti per bere caffè e goderne davvero, senza disturbare il sonno. Meglio non berlo mai a quest’ora.
Per molti italiani il caffè è molto più di una semplice bevenda, e lo sappiamo bene. Si tratta a tutti gli effetti di un rituale quotidiano, un momento di socialità o un semplice rifugio personale, una pausa che scandisce le giornate di (quasi) tutti, dal Nord al Sud dello Stivale.
C’è però un fatto da non sottovalutare. Sebbene l’espresso sia ormai parte integrante della nostra cultura, non tutti i momenti della giornata sono ideali per sorseggiarlo. Anzi, Secondo recenti studi scientifici e le più recenti raccomandazioni degli esperti, scegliere l’orario sbagliato per bere caffè può compromettere il benessere psicofisico e, come ormai è risaputo, la qualità del sonno.
Quando il caffè fa bene e quando no
Il caffè è noto per i suoi effetti stimolanti, merito della caffeina, un alcaloide naturale che agisce sul sistema nervoso centrale aumentando la vigilanza e riducendo la sensazione di fatica. Proprio per questo è un alleato molto prezioso per affrontare la giornata con energia, ma il momento in cui lo si consuma fa la differenza.
Gli esperti, su questo, concordano: le ore migliori per bere caffè vanno dalle 8 del mattino fino al pomeriggio, intorno alle 14-16. In questa finestra temporale il nostro organismo è più ricettivo agli stimoli senza risentirne negativamente. Bere il caffè in queste ore aiuta a migliorare la concentrazione e il rendimento, soprattutto se si rispettano le dosi consigliate.
Secondo l’EFSA (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) la dose giornaliera raccomandata di caffeina per un adulto è compresa tra i 200 mg e i 300 mg, euqivalenti a circa due o tre espressi al giorno. Ma il punto criciale non è solo quanto caffè si beve ma anche quando. Quando, ad esempio, andrebbe preferibilmente evitato?
Il nostro corpo segue un ciclo naturale regolato dal cortisolo, l’ormone dello stress che si alza al mattino e scende gradualmente nel corso della giornata. Proprio per questo bere il caffè dopo le 16 può risultare controproducente , interferendo con la produzione di melatonina e rendendo più difficile il sonno.
Gli effetti collaterali del caffè “fuori orario”
Consumare caffè nelle ore serali o, peggio, prima di andare a dormire può portare a sviluppare diversi effetti collaterali come l’aumento della frequenza cardiaca, la difficioltà ad addormentarsi, la compromissione della qualità del sonno profondo, risvegli frequenti e ansia in soggetti sensibili.
Inoltre un consumo eccessivo fuori orario può generare una sorta di dipendenza da stimolazione esterna, che alla lunga riduce l’effetto energizzante della caffeina stessa. Si può avvertire, in questi casi, un maggiore senso di stanchezza e spossatezza.
Con questo non si vuole demonizzare l’espresso serale, ancora amato da molti italiani come chiusura ideale dei pasti. Ma è bene sapere che non tutte le persone metabolizzano la caffeina nello stesso modo. C’è chi riesce a bere un caffè alle 22 e poi dormire senza problemi e chi invece resta sveglio fino a notte fonda se ha bevuto un caffè dopo le 17. Il consiglio generale è quindi quello di limitarsi a due o tre caffè al giorno, da distribuire tra la colazione e il pranzo.