Tutti gli ultimi aggiornamenti sul caso di Nora, la 15enne trovata senza vita in delle case popolari di Verona: ecco che cosa è emerso a Storie Italiane

Storie Italiane torna sul caso della povera Nora, la 15enne di Verona trovata senza vita in una casa popolare poche settimane fa, molto probabilmente dopo essere stata violentata e drogata. Attorno a questa vicenda circola la figura della “brasiliana”, una ragazza che viene descritta senza scrupoli, e che avrebbe di fatto venduto la 15enne Nora in cambio di droga. Storie Italiane è riuscita ad intervistare proprio la brasiliana (è stata sentita più volte ma non è indagata), che però ha rimandato al mittente ogni accusa: “Non è mai successo che io facessi prostituire le ragazze, c’è una indagine in corso, la polizia scoprirà la verità, io non ho mai fatto questa cosa, Nora non era una prostituta”.



E ancora: “Non sono stata io a metterla sulla strada sbagliata. Io la conoscevo da un anno e mezzo, Nora trascorreva tante settimane fuori casa, la sua mamma se ne fregava. Lei ha denunciato il fatto che fosse con me? Non lo so. Io credevo che lei era maggiorenne – ha aggiunto – sua mamma mi minacciava, ho dei messaggio. Sua mamma mi ha anche picchiato in stazione”. La realtà sembrerebbero però diversa racconta Storie Italiane, visto che la madre di Nora ha più volte lottato per salvare la figlia, con ben 147 denunce, ma nessuno è riuscito in qualche modo a proteggere la povera 15enne.



NORA, 15ENNE MORTA A VERONA: A CHE PUNTO SONO LE INDAGINI

“La notte della morte la brasiliana non era con Nora – precisa Olga Mascolo, inviata di Storie Italiane – ma si sta cercando di capire questo aspetto della prostituzione minorile. Non si sa bene chi fossero le persone nell’appartamento con lei – ha aggiunto – i due indagati, uno in carcere, non erano conosciuti dalla brasiliana, e ci sono delle prove a riguardo. La brasiliana mi ha detto che non è mai stata lei a presentare i due, non è stata lei a coinvolgerla. Si sta indagando sull’aspetto della prostituzione anche minorile – ha ribadito – ma la persona che è in carcere è emerso che pretendeva delle prestazioni sessuali in cambio della droga. La prostituzione è al vaglio degli inquirenti, forse non è legata alla morte, ma bisognerà capire se vi fosse il consenso o meno”.



Ci sono numerose testimonianze in merito ad affari poco chiari legati alla casa popolare dove è stata ritrovata la povera Nora, e anche in collegamento con la donna brasiliana “C’era un piano dietro a Nora che era quello di drogarla, violentarla e ucciderla – aggiunge Olga Mascolo – riferendosi ad una intercettazione che Storie Italiane aveva già mandato in onda. Le parole le ha proferite un indagato italiano, ma sarebbe stato costretto all’altro indagato, un marocchino. E’ stato costretto a mentire”.

NORA, 15ENNE MORTA A VERONA: GLI INDAGATI SI RIMPALLANO LE COLPE

Questo secondo indagato ha parlato proprio con Storie Italiane, spiegando: “Mi ha preso il telefono, mi ha solo voluto tirare in mezzo e incastrarmi, mi ha fatto tantissimi video, mi obbligava, piangevo, piangevo, io so cosa ho fatto, io non ho niente a che fare con questa vicenda. Io ero a casa con la ragazza mia, lui vuole incastrarmi, io non ho a che fare con quindicenni. Nora si prostituiva, stava in stanza con lui il marocchino. Non so se è morto di overdose, mi sembra impossibile. Io sapevo che il marocchino era con due ragazzine, ho visto che c’era la cocaina e che pippava, ma lui vuole fare passare che è stata colpa mia”.

Una situazione spinosa e complessa quindi, ma alla fine le prime vittime restano sempre i nostri giovani, che si avvicinano forse troppo facilmente alla droga, per poi finire in un tunnel da cui non si esce facilmente, soprattutto se non si ha l’età per poter affrontare certi incubi. Vedremo cosa succederà nelle prossime settimane “Ma mi auguro che non si vada a prendere solo la punta dell’iceberg”, aggiunge Eleonora Daniele.