Novella Calligaris ripercorre la sua carriera terminata a soli 19 anni perché "non mi divertivo più a nuotare". Le parole dell'atleta
Secondo la Calligaris, queste atlete, della Germania dell’Est, erano vittime di un sistema. “Per passare i test del testosterone e del bilanciamento progesterone-testosterone, le facevano mettere incinte e poi le facevano abortire. Nel secondo mese di gravidanza il corpo femminile è molto forte, il momento migliore per le prestazioni sportive. E questa era la loro condanna”. Le sue non sono illazioni o accuse ma certezze assolute, come spiega ad Avvenire, “perché me lo hanno raccontato loro, anche se la Stasi impediva di avvicinare le altre atlete”.
Novella Calligaris: “Non mi divertivo più a nuotare”
Ai Giochi Olimpici del 1972, nei quali Novella Calligaris vinse tre medaglie d’oro, avvenne un attentato terroristico ai danni degli atleti israeliani a Monaco. Furono giorni drammatici: “La mattina dopo ci rendemmo conto e ci informarono che c’era stato un assalto da parte dei palestinesi. Con tanti morti. Avevamo avuto il permesso di rimanere al Villaggio per andare a seguire l’atletica, ma ci dissero di rientrare subito in Italia. Ho un ricordo simile a un film-incubo”.
A soli 19 anni, Novella Calligaris ha detto addio al mondo del nuoto “perché non mi divertivo più, mi ero stufata. E perché avevo raggiunto gli obiettivi che mi ero posta. Sono sempre stata curiosa, volevo fare altro e ci sono riuscita”. Alle Olimpiadi di Parigi l’Italia ha portato a casa nel nuoto sei medaglie, ma solo una dal femminile: secondo la Calligaris, però, vanno menzionate anche Pilato e Quadarella, arrivate quarte, cosa che “non è mai una sconfitta”.
