Omicidio Armando Blasi, a Detectives il cold case di via Gluck/: nel 1994 tre spari davanti al ristorante da un killer mascherato mai individuato

Tra i casi al centro della terza puntata di Detectives c’è un cold case, l’omicidio di Armando Blasi, titolare del ristorante “Cuoco di bordo” ucciso con tre colpi di pistola a Milano da un uomo incappucciato che risparmiò il fratello Franco al suo fianco. Un agguato in via Gluck poco dopo la mezzanotte del 5 novembre 1994, rimasto un caso irrisolto, perché le indagini non sono riuscite a individuare l’assassino.



Il ristoratore toscano gestiva quel locale dal ’79 insieme al fratello socio che dava una mano in sala. Non avevano mai subito minacce o richieste di pizzo e pendenze, non fu neppure una rapina finita male, visto che il killer non portò via l’incasso della trattoria che vantava tra i suoi clienti calciatori e attori.



OMICIDIO ARMANDO BLASI, L’AGGUATO A MILANO

L’omicidio Armando Blasi è finito anche nel documentario “Crimini dimenticati“, ma su cui ci sono più domande che risposte. Come sulle ultime parole del 49enne al fratello: “Non ci ho capito un ca**o“. L’unico testimone del delitto è il fratello, che aiutò a ricostruire la dinamica: ricordò una Fiat Uno bianca ferma di traverso, un uomo alto e magro, col volto coperto che intima loro di indietreggiare, poi gli spari e la fuga. Il fratello non riuscì a leggere la targa, ma notò la presenza di un’altra persona nell’auto dell’assassino.



OMICIDIO ARMANDO BLASI, LE PISTE INVESTIGATIVE

Gli investigatori scartarono l’ipotesi della rapina finita male, seguendo quella dell’esecuzione pianificata, ma senza mai riuscire a individuare un movente. Dalle indagini emerse che due figure losche erano state avvistate nei giorni precedenti davanti al ristorante, mentre un amico della vittima rivelò che gli aveva confessato di sentirsi in pericolo di vita.

Tra le ipotesi investigative seguite sull’omicidio ci furono il regolamento di conti, un legame co un centro sociale frequentato dal figlio di Armando Blasi, all’epoca al centro delle cronache, un delitto su commissione, ma non furono mai trovati indizi sufficienti per risolvere il caso. Infatti, tre anni dopo arrivò l’archiviazione per mancanza di prove.