Pina Auriemma ha parlato ieri con Iceberg, programma di Telelombardi, tornando sul delitto Gucci: ecco che cosa ha raccontato
Il programma di Telelombardia, Iceberg, ha incontrato Pina Auriemma, soprannominata “la maga”. Si tratta di una donna che venne condannata a 13 anni di carcere, accusata di essere complice nell’omicidio di Maurizio Gucci assieme alla cosiddetta Lady Gucci, Patrizia Reggiani, evento di cronaca nera che avvenne la mattina del 27 marzo del 1995 in quel di Milano. Dopo la sua pena la maga Pina Auriemma è tornata in libertà nel 2010, e nelle scorse ore è stata appunto raggiunta da Iceberg. “Essere definita maga è un’offesa più grande di essere definita un’assassina”, esordisce così la signora Pina Auriemma parlando con il programma lombardo.
Quindi ribadisce il concetto: “Questa è una offesa al cervello, all’intelligenza, a tutto, non credo proprio ai tarocchi, non li ho mai praticati”, aggiunge riferendosi al fatto che nel film che ricostruisce le vicende di Lady Gucci, la maga Pina Auriemma (interpretata da Salma Hayek), viene vista mentre pratica appunto i tarocchi. “Sono stata ripresa anche da Hollywood? Hanno fatto passare i Gucci come delinquenti – prosegue la donna – Aldo Gucci come un gran signore, non si sono letti una pagina del processo”.
OMICIDIO GUCCI, PINA AURIEMMA: “PATRIZIA REGGINA E’ UNA CARNEFICE”
Su Patrizia Reggiani, invece: “E’ una carnefice, certo, più carnefice di lei. Lei lo voleva morto per i soldi, aveva paura che avendo un altro bambino dalla nuova donna, lei non avrebbe avuto la metà dell’eredità per la figlia ma non la maledico, la colpa è stata mia, è stata la colpa di ascoltarla”.
Pina Auriemma ha sempre detto di essere stata troppo superficiale in questa vicenda: “Mi ha portato un momento di sofferenza acuta quando il marito l’ha lasciata perchè poi è scomparsa per sei mesi. Come ha convinto a fare uccidere Gucci? Ha promesso centinaia di milioni di lire ai killer – aggiunge ancora “la maga” – questi sono stati così fessi da non ottenere nulla di anticipo perchè non erano dei veri delinquenti”. Quindi conclude: “Lui non meritava di fare quella fine, abbiamo capito dopo lo sbaglio, ci ha armato lei, mi metto anche io in mezzo anche se non c’entro nulla, la colpa è solo sua”.
