Michael Alessandrini, il 30enne in carcere con l’accusa di aver ucciso l’amico d’infanzia 27enne Pierpaolo Panzieri, assassinato a coltellate in casa il 20 febbraio scorso, avrebbe reso una piena confessione del delitto fornendo alcuni dettagli della dinamica agli inquirenti. Nel corso delle sue dichiarazioni, in sede di interrogatorio dopo l’estradizione dalla Romania – dove era stato fermato durante la fuga -, il giovane avrebbe raccontato la sua versione dei fatti sostenendo di aver teso una “trappola” all’amico invitandolo a entrare in bagno per prendere una “sorpresa”, una birra speciale da consumare a cena. La vittima sarebbe stata poi aggredita e colpita con diversi fendenti, uno dei quali alla gola, e infine abbandonata all’interno della stessa abitazione.
La confessione di Michael Alessandrini, secondo quanto diffuso dalla trasmissione Ore 14, conterrebbe dei passaggi che ricalcherebbero quelle “ossessioni” per la Bibbia e quei disturbi psichici di cui la sua famiglia aveva già parlato a margine della tragedia. “L’ho ucciso perché me lo ha ordinato Jahvè – avrebbe detto il reo confesso agli investigatori –. Mi ha ordinato di ucciderlo perché malfattore e sarei pronto a rifarlo ancora (…). Gli ho conficcato il coltello nella schiena una, due, tre, dieci, dodici volte per poi andargli sopra per buttarlo a terra, sferrargli un cazzotto in faccia, un morso ad un dito e poi tagliargli la gola con altri fendenti (…). Volevo uccidere altri due peccatori, bersagli che il mio Dio mi chiedeva di eliminare per il bene dell’umanità”.
Michael Alessandrini dopo il delitto di Pierpaolo Panzieri: “Sono un onesto criminale”
Nella sua confessione, inoltre, l’indagato avrebbe reso ulteriori dichiarazioni dello stesso tenore, indicando nuovamente agli inquirenti di essere stato spinto da un volere “divino”: “Io, signor giudice, sono un onesto criminale. Voglio stare in carcere leggendo la Bibbia, questo è quanto ha deciso per me Jahvè“. In Romania, dopo l’arresto, Michael Alessandrini aveva raccontato di aver agito perché Pierpaolo Panzieri avrebbe avuto un presunto interesse per Julia, una donna della quale l’indagato si sarebbe invaghito. Un movente passionale che sarebbe ancora al vaglio e che, secondo quanto dichiarato da parenti e amici della vittima, non sarebbe legato a una situazione reale: tra Pierpaolo Panzieri e tale Julia non ci sarebbe stata alcuna relazione, e la stessa donna avrebbe smentito di avere un rapporto sentimentale con il presunto omicida.
L’avvocato di Michael Alessandrini, Salvatore Asole, ha depositato una richiesta di perizia psichiatrica per valutare le condizioni del suo assistito. “Da quello che ho capito dal magistrato inquirente verrà accolta – ha affermato il legale davanti alle telecamere di Ore 14 -, naturalmente su istanza di parte e nelle forme dell‘incidente probatorio come è giusto che sia. Abbiamo elementi per ritenere che Michael Alessandrini abbia dei disturbi, al momento raccolti tra familiari e amicizie, tutti ci portano a propendere per una capacità fortemente scemata se non addirittura esclusa”.