“Omicron, senza vaccino saremmo tutti ricoverati”/ Salmaso: “Trasmissibilità +60%”

- Alessandro Nidi

L'epidemiologa Stefania Salmaso ha sottolineato che la variante Omicron sta divenendo sempre più presente: "È molto più trasmissibile della Delta e..."

Stefania Salmaso 1 640x300 Stefania Salmaso (Oggi è un altro giorno, 2021)

Stefania Salmaso, epidemiologa, è intervenuta in qualità di ospite nel corso di “Oggi è un altro giorno”, trasmissione di Rai Uno condotta da Serena Bortone. L’esperta ha detto la sua nel pomeriggio di oggi, lunedì 27 dicembre 2021, analizzando la situazione relativa alla curva dei contagi in costante tendenza verso l’alto in Italia e facendo il punto sulla nuova variante: “Questo scenario complicato è legato indubbiamente a Omicron che sta galoppando, per giunta in coda a un periodo nel quale stavamo già pagando lo scotto per la quarta ondata innescata da Delta”.

Questo incremento rapidissimo sta a significare che “ora ci sono molti più casi con incubazione di 2-3 giorni per i sintomi e una trasmissibilità del 60% in più di questa mutazione rispetto alla Delta, che aveva già percentuali di contagio di gran lunga superiori a quelle legate al virus originario di Wuhan. Dobbiamo quindi dire che, se non ci fosse il vaccino, saremmo tutti in ospedale”.

STEFANIA SALMASO: “SERVE LA TERZA DOSE CONTRO LA VARIANTE OMICRON”

A “Oggi è un altro giorno”, la professoressa Stefania Salmaso ha quindi affrontato il tema connesso alla quarantena: “Questo è un problema, in quanto fra un po’ saremo tutti in quarantena per una settimana. Bisognerà fare opportune modifiche e distinzioni, con particolare attenzione ai contatti ad alto rischio, che sono coloro che rimangono più di 15 minuti a contatto con un infetto, respirando la stessa aria a lungo e senza mascherina. Inoltre, contro la variante Omicron è indispensabile farsi la terza dose di vaccino.

Infine, un’ultima riflessione: “A tanta quantità di infezioni Covid non corrisponde un aumento vertiginoso dei ricoveri in terapia intensiva. Il punto è che la presenza di un maggior numero di infetti mette ancora più a rischio i soggetti fragili. Quarta dose di vaccino? Parlarne adesso è prematuro, mi auguro che nascano nuovi vaccini studiati appositamente contro le varianti nel frattempo”.





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