Italia contro report di Francesca Albanese all'Onu, Massari: "Contenuto imparziale e privo di credibilità", Israele: "La sua missione è difendere Hamas"

Tensioni all’Onu dopo la presentazione dell’ultimo rapporto di Francesca Albanese, che in qualità di inviata speciale per i territori palestinesi, nell’ultimo documento ha accusato 63 paesi, ma in particolare direttamente anche l‘Italia, come uno tra i paesi maggiormente coinvolti nel “genocidio” israeliano portato avanti a Gaza, sostenendo l’impresa coloniale e l’apartheid militarizzato. In risposta a queste dichiarazioni, il delegato italiano Maurizio Massari, ha reagito sottolineando che: “Il contenuto di questo rapporto oltrepassa i limiti previsti di competenza di un relatore speciale, andando giudicare presunte violazioni internazionali e cooperazioni tra Paesi“, aggiungendo anche che lo stesso sarebbe quindi: “Privo di ogni credibilità, vista la mancanza totale di imparzialità“.



Il rappresentante ha poi anche evidenziato, come aveva già stabilito una inchiesta di Un Watch, che Albanese avrebbe più volte violato i principi del codice di condotta degli Special Rapporteur, che non devono essere condizionati dalle loro idee politiche nella missione. Una posizione condivisa anche dall’Ungheria e da Israele, che ha già più volte denunciato l’atteggiamento della relatrice come una strategia per screditare e spargere odio contro Israele e i suoi alleati.



Donald Trump all’Assemblea Onu (Foto Ansa 2025 EPA/SARAH YENESEL)

Onu, Israele accusa Francesca Albanese: “La sua missione non è per i diritti umani ma per difendere i terroristi, è una strega fallita”

L’incontro tra delegati Onu che hanno discusso sull’ultimo rapporto presentato alle Nazioni Unite da Francesca Albanese, che parla di presunti legami tra paesi e interessi comuni nel collaborare al “genocidio israeliano a Gaza” , è proseguito anche con un nuovo scontro che ha visto in particolare protagonista il rappresentante inviato per Israele Danny Danon, ch ha denunciato la mancanza di credibilità della relatrice definita: “Una strega fallita che ha sfruttato la sua posizione di rilievo per diffondere antisemitismo e odio, pubblicando rapporti che sembrano essere libri di incantesimi“.



Danon ha poi anche ribadito nell’intervento come la Special Rapporteur parlando di Gaza, non abbia mai fatto menzione dei crimini di Hamas, compiuti anche verso la popolazione civile palestinese, affermando che questo sarebbe una chiara conferma sugli obiettivi dei documenti scritti, che non sono per difendere i diritti umani ma per proteggere il gruppo terroristico. Aggiungendo anche in conclusione che: “I tentativi di maledire Israele con mezogne e odio non hanno funzionato“.