Non usa mezzi termini l’ex di Claudio Baima Poma, il 47enne che nella giornata di ieri ha ucciso il figlio dei due, perchè depresso. Un gesto folle arrivato dopo un messaggio pubblicato su Facebook, rivolto proprio alla sua ex, accusata di averlo abbandonato: «Quella è la sua verità – dice Iris Pezzetti intervistata dai microfoni di Repubblica – la sua spiegazione, è un vigliacco e un bastardo, non so come definirlo altrimenti». La donna non avrebbe mai potuto immaginare che il suo ex si sarebbe trasformato in un uomo violento nei confronti del figlio: «No mai e mai avrei immaginato potesse fare del male a nostro figlio. Piuttosto avrei pensato che potesse cercare di fare del male a me ma non Andrea, non al suo bambino». Nei suoi confronti, invece, qualcosa c’è stato, anche se la Pezzetti non si sbilancia più di tanto: «C’ erano stati degli episodi, non mi piace parlarne. Mai niente di davvero violento, mai minacce esplicite. Solo qualche episodio durante alcune discussioni».
OPERAIO UCCIDE FIGLIO PERCHÈ DEPRESSO, L’EX: “UN PROFILO PIENO DI FALSITÀ”
Di nuovo sul messaggio pubblicato su Facebook: «L’ho letto e ora vorrei chiudere quel profilo pieno di falsità. Incolpa me di cose che lui non era in grado di affrontare. Era stato lui a sbattermi fuori di casa quando ci siamo separati. Ma qualunque cosa sia successa allora non spiega nemmeno in parte quello che è accaduto stanotte. Ha ucciso il mio bambino». I due si erano visti l’ultima volta domenica sera, il giorno prima dell’omicidio: «Era passato a prendere Andrea perché lunedì le scuole erano chiuse e avrebbe potuto dormire un po’ di più la mattina e il padre aveva il turno di pomeriggio. Claudio sembrava tranquillo, niente di insolito». La donna era a conoscenza del suo stato di depressione, mentre sulla sua grave malattia fisica sottolineata su Facebook: «Aveva mal di schiena – dice la sua ex – non era un disabile». Mistero invece sull’arma in possesso di Claudio Poma: «Non lo sapevo – confessa l’ex compagna – e non ho idea di come se la sia procurata. Aveva fatto il servizio militare nei carabinieri e all’epoca aveva il porto d’ armi ma poi lo aveva lasciato scadere, aveva sempre detto che le armi non gli interessavano».