Le famiglie potrebbero essere pagate per non utilizzare elettrodomestici ad alto consumo. Succede in Inghilterra, dove il Gestore della rete elettrica nazionale potrebbe presto avviare questa iniziativa rivolta ai nuclei familiari dotati di contatori di ultima generazione. L’obiettivo è ridurre il rischio di blackout durante il periodo più critico della stagione invernale.
La notizia è stata diffusa dal Sunday Times, che riferisce anche i primi dettagli su questa inedita iniziativa. I consumatori che contribuiranno ad alleggerire il carico della rete elettrica ed energetica nazionale durante le ore di punta della giornata, quindi dalle 17 alle 20, potrebbero ricevere un compenso pari a 6 sterline per ogni kWh risparmiato. Nel concreto, i consumatori dovranno evitare di accendere alcuni elettrodomestici come le asciugatrici, le lavastoviglie, le lavatrici e anche le console per i videogiochi. I dettagli dovrebbero essere diffusi entro la fine di ottobre. Nel frattempo, il Gestore della rete elettrica nazionale inglese ha definito questa iniziativa come “un nuovo servizio disponibile per i consumatori che permetterà di avere dei benefici durante la stagione invernale e di cui daremo a breve ulteriori informazioni”, come riferisce Bloomberg.
In arrivo rimborsi per le famiglie che consumano meno elettricità: la crisi energetica inglese
Anche l’Inghilterra è colpita dai rincari generalizzati e in particolare da quelli che hanno coinvolto il settore dell’energia e dell’elettricità. Al momento, una famiglia spende in media 1.971 sterline, ma gli esperti stimano che l’aumento del costo dell’energia porterà questa spesa a 3.500 sterline entro ottobre e a 4.200 sterline entro gennaio. Come riporta Bloomberg, dal prossimo aprile le famiglie potrebbero arrivare a spendere anche 6.000 sterline ogni anno per sostenere il costo dell’energia e dell’elettricità. Da qui l’importanza di gestire al meglio l’uso di determinati elettrodomestici.
Al quotidiano Express, una fonte interna al Gestore della rete elettrica nazionale ha spiegato che “non si tratterà di lasciare che le persone siedano al buio o restino volontariamente al freddo. È questione di effettuare i lavaggi a orari differenti” rispetto alle ore di punta, così da non sovraccaricare la rete e non correre quindi il rischio di blackout. Un’iniziativa simile è già stata intrapresa in Inghilterra da un gestore di energia rinnovabile, in un periodo compreso tra febbraio e marzo scorso, con l’obiettivo di premiare (e rimborsare) i clienti che avessero ridotto dal 30% al 40% i propri consumi domestici.