Giorgio Palù è intervenuto quest’oggi al punto stampa del governatore del Veneto Luca Zaia per parlare delle ultime notizie relative alla pandemia di Covid-19 e, in particolare, della necessità di somministrare la terza dose a coloro che si sono vaccinati sei o più mesi fa: “Il richiamo ha una efficacia elevata nel prevenire l’infezione, protegge per almeno un anno”, ha detto secondo quanto riporta Adnkronos. Ciò nonostante il vaccino sia stato prodotto su un virus diverso dalle varianti attualmente in circolazione: “Se circolasse ancora il virus di Wuhan avremmo una protezione al 95% dall’infezione. Ora però circola la variante Delta. Non ha senso parlare di immunità di gregge vista la presenza di questa variante, diventata dominante in tutto il mondo anche rispetto ad altre varianti più immunoevasive. Il virus si sta adattando per diventare endemico”.
Il presidente nell’Aifa, nel ribadire che l’immunità cala con il tempo, ha sottolineato come questa sia una pratica comune a praticamente tutti i vaccini: “Esiste da quando pratichiamo la vaccinologia come scienza. Tutti i vaccini hanno una terza dose, si fa a 6 mesi dalla seconda dose e si chiama ‘booster‘. Dopo la terza dose abbiamo un’esplosione di 10 volte della risposta umorale e cellulare”. E precisa: “Poi non esiste un vaccino che protegga al 100%, perché non tutti hanno i geni per stimolare la risposta”.
Palù: “Terza dose efficacia elevata, almeno un anno”. E sul Green Pass…
Giorgio Palù, dopo avere sottolineato l’efficacia elevata della terza dose, che potrebbe proteggere per almeno un anno, ha parlato anche di un altro strumento di contrasto alla diffusione del Covid-19, ovvero il Green Pass. Il suo utilizzo è stato esteso in Italia, ma il Governo in questi giorni sta valutando la possibilità di attuare delle modifiche: dalla sua validità alle possibilità di ottenerlo.
“Che problema c’è a commutare il green pass in certificato vaccinale? Il green pass è stato una scelta eccellente di politica sanitaria ed economica”. Lo ha detto, come riporta Adnkronos, il presidente dell’Aifa nel corso del punto stampa del governatore del Veneto Luca Zaia.