DIRETTA REGINA COELI PAPA FRANCESCO/ Video Messa Santa Marta Rai 1: fede & Europa

- Mauro Mantegazza

Papa Francesco, diretta Regina Coeli e video Messa Santa Marta Rai 1: l'unità dell'Europa, la fiducia nel Padre e il richiamo ai vescovi

Papa Francesco Papa Francesco, Messa Santa Marta (LaPresse, 2020)

Come ogni domenica dopo la Pasqua, gli appuntamento con Papa Francesco in Vaticano – seppur ancora in “sola” diretta video streaming su Rai 1 e Vatican News – restano la Santa Messa di Casa Santa Marta e ovviamente il Regina Coeli. In attesa della recita della preghiera sostitutiva dell’Angelus alle ore 12, nella celebrazione di questa mattina il Santo Padre ha indicato il valore fondato dell’unità europea di cui si è appena festeggiato in tutta Europa: «in questi due giorni passati, ci sono state due commemorazioni: il 70.mo della Dichiarazione di Robert Schuman, che ha dato inizio all’Unione Europea, e anche la commemorazione della fine della guerra. Chiediamo al Signore per l’Europa, oggi, che cresca unita, in questa unità di fratellanza che fa crescere tutti i popoli nell’unità nella diversità».

Centrando poi l’omelia sul Vangelo del giorno, Papa Francesco a Santa Marta ha anche evidenziato la fiducia di Cristo nel Padre: «il compito del vescovo: pregare e predicare. Con questa forza che abbiamo sentito nel Vangelo: il vescovo è il primo che va dal Padre, con la fiducia che ha dato Gesù, con il coraggio, con la parresìa, a lottare per il suo popolo. Il primo compito di un vescovo è pregare». Secondo il Papa è triste vedere alcuni vescovi, magari anche brava gente, ma «indaffarati in tante cose, l’economia, e questo e quell’altro e quell’altro… La preghiera al primo posto. Poi, le altre cose. Ma quando le altre cose tolgono spazio alla preghiera, qualcosa non funziona. E la preghiera è forte». (agg. di Niccolò Magnani)

L’ARMONIA DELLO SPIRITO

Oggi, domenica 10 maggio 2020, altra mattina in compagnia di Papa Francesco grazie alla Santa Messa delle ore 7.00, celebrata dal Pontefice nella Cappella di Casa Santa Marta di buon mattino. L’appuntamento è fisso ogni giorno e in tempi di Coronavirus è particolarmente prezioso per i fedeli che aspettano di poter tornare a Messa nelle proprie parrocchie, possibilità che in Italia sarà garantita come sappiamo a partire da lunedì 18 maggio, per quanto riguarda la domenica dovremo dunque aspettare due settimane.

Nel frattempo, c’è l’opportunità comunque preziosa di seguire le celebrazioni quotidiane di un “parroco” d’eccezione, a maggior ragione di domenica quando seguire una Messa anche solo in televisione resta una necessità per un cristiano: ricordiamo allora ancora una volta che la diretta tv su Rai 1 e Tv2000 e video streaming tramite RaiPlay e Vatican News YouTube sono dunque il modo per iniziare con la preghiera la nuova giornata insieme a Papa Francesco, che ogni giorno sviluppa un tema particolarmente significativo nella propria meditazione.

Ad esempio, nel corso di questa settimana di inizio maggio, possiamo ricordare il messaggio rivolto martedì in memoria di tutti i defunti che in questa pandemia di Coronavirus sono morti senza il conforto dei funerali, la riflessione sull’uomo come mendicante di Dio di mercoledì, o ancora le parole sul valore insostituibile della bellezza, perché nella Messa a Santa Marta di giovedì mattina Papa Francesco ha affermato che “senza il bello non si potrebbe capire il Vangelo”. Venerdì invece il Santo Padre aveva riflettuto sul valore della verità, mediante la quale il Signore consola gli uomini.

PAPA FRANCESCO, SANTA MESSA IN SANTA MARTA: L’OMELIA DI IERImessa

Ieri invece il tema centrale della riflessione e della preghiera di Papa Francesco nel corso della Santa Messa del mattino a Santa Marta è stato il ruolo dello Spirito Santo che porta armonia nella Chiesa. Il saluto iniziale era rivolto alle suore vincenziane “che portano avanti questo ambulatorio, questo ospedale da quasi 100 anni e lavorano qui, a Santa Marta, per questo ospedale. Il Signore benedica le suore” – con riferimento al Dispensario pediatrico Santa Marta gestito dalle suore della Congregazione delle Figlie della carità.

Poi nell’omelia di Papa Francesco il tema principale della meditazione di ieri. Il Papa ha ricordato che il Signore compie meraviglie, ma che per la comunità cristiana è faticoso “portare avanti queste meraviglie”. Succedeva già ai tempi degli Atti degli Apostoli, ha ricordato Papa Francesco commentando il passo della liturgia sui problemi vissuti da San Paolo ad Antiochia: teniamo dunque presente che “c’è il cattivo spirito che cerca di distruggere la Chiesa. È sempre così. Sempre così. Si va avanti ma poi viene il nemico cercando di distruggere. Il bilancio è sempre positivo alla lunga, ma quanta fatica, quanto dolore, quanto martirio!”.

Lo strumento del diavolo per distruggere l’annuncio evangelico è l’invidia: “Questa gente vedeva come si predicava il Vangelo e si arrabbiava, si rodevano il fegato di rabbia. E questa rabbia li portava avanti: è la rabbia del diavolo, è la rabbia che distrugge, la rabbia di quel ‘crocifiggi, crocifiggi!’, di quella tortura di Gesù. Vuole distruggere. Sempre. Sempre”. Fondamentale è lo Spirito Santo che “fa l’armonia della Chiesa” nella lotta contro il cattivo spirito. L’ammonimento di Papa Francesco per tutti i fedeli è quindi chiarissimo: “Stiamo attenti, stiamo attenti con la predica del Vangelo: di non cadere mai di mettere la fiducia nei poteri temporali e nei soldi. La fiducia dei cristiani è Gesù Cristo e lo Spirito Santo che Lui ha inviato, e proprio lo Spirito Santo è il lievito, è la forza che fa crescere la Chiesa”.







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