Con una comunicazione ufficiale è stato preso nota di un rialzo della pensione minima spettante ai pensionati di Bolzano.

La maggior parte degli italiani non percepirà nessun aumento sulla propria pensione minima. Gli unici a poterne godere ma in via eccezionale, e vedremo presto il perché, sono i pensionati che vivono in Trentino, a Bolzano.

Sono quasi 5 milioni gli italiani già in pensione che non arrivano neppure a 1.000€, e la proposta di portare il trattamento a 1.000€ come soglia minima ma per tutti, era giunta in campagna elettorale da Forza Italia, poi accantonata e bocciata in fase di approvazione e valutazione.



Pensione minima a 1.000 euro ma non tutti

Il Governo Meloni non ha approvato la proposta di Forza Italia, che voleva portare la pensione minima a 1.000€. Piuttosto, il cedolino previdenziale che ha previsto la rivalutazione al 2,2% ha comportato un incremento decisamente irrisorio.

Per gran parte dei pensionati la soglia minima ammonta a poco meno di 600 euro, incrementata poi a 611,17€ soltanto per i contribuenti che sono riusciti a rientrare tra coloro che hanno goduto del rialzo straordinario (in particolar modo i contributivi puri).



Intanto dal Comune di Bolzano arrivano le prime comunicazioni ufficiali, e dunque mancherebbe davvero poco per riuscire ad erogare 1.000€ al mese soltanto per chi vive a Bolzano e ha un reddito medio basso.

Il motivo per cui il rialzo minimo a mille euro è stato previsto – per il momento – solo a Bolzano è legato ai costi della vita nel territorio del Trentino, dove dai dati ISTAT sembrerebbe essere il luogo più costoso in cui vivere di Italia.

I requisiti dei pensionati di Bolzano

I pensionati che vivono e hanno vissuto a Bolzano minimo un anno, con 65 anni di età e un ISEE minore di 20.000€, possono avere il diritto di vedersi aumentata la pensione minima.



In effetti non è necessario inviare alcuna domanda, proprio perché è l’INPS stessa a valutare autonomamente e tramite l’ISEE aggiornato gli effettivi beneficiari della misura. La somma arriverà autonomamente dopo che l’ente si sarà accertato della veridicità delle condizioni.