Nel mese di agosto, i pensionati italiani vedranno alcuni cambiamenti importanti nell’importo dell’assegno mensile

Nel mese di agosto, i pensionati italiani vedranno alcuni cambiamenti importanti nell’importo dell’assegno mensile

L’INPS, infatti, ha avviato le operazioni di rimborso o recupero delle somme a credito o a debito in base alle dichiarazioni presentate, coinvolgendo milioni di contribuenti che ricevono la pensione.



Ogni anno, chi presenta il modello 730 autorizza il proprio sostituto d’imposta – in questo caso l’INPS – ad applicare direttamente eventuali rimborsi o trattenute derivanti dalla dichiarazione. Se il risultato del 730 evidenzia un credito, il pensionato riceverà l’importo in più direttamente nella pensione di agosto. Al contrario, se il contribuente risulta debitore, l’INPS applicherà la trattenuta direttamente sull’assegno mensile.



I pensionati che hanno utilizzato l’INPS come sostituto d’imposta, quindi, vedranno nella pensione di agosto il primo effetto della dichiarazione dei redditi 2024 (anno d’imposta 2023). Il rimborso IRPEF arriverà in automatico senza necessità di ulteriori comunicazioni. Per chi deve restituire somme, invece, l’importo verrà trattenuto in un’unica soluzione o suddiviso in più rate, a seconda della somma da restituire e delle soglie previste dalla normativa fiscale.

Ecco quando arrivano i rimborsi

Quando l’importo da restituire supera determinati limiti, l’INPS attiva automaticamente la rateizzazione. In genere, se il debito IRPEF è superiore a 100 euro, la trattenuta viene suddivisa su più mensilità, per evitare un impatto eccessivo sul bilancio dei pensionati. Le trattenute rateizzate continueranno nei mesi successivi (fino a novembre), salvo casi particolari o sospensioni.



Quando arrivano i rimborsi per i pensionati italiani? – (ilsussidiario.net)

Il numero di rate applicate dipende dall’importo del debito e dal momento in cui il conguaglio è stato effettuato. I dettagli sono disponibili nel cedolino della pensione, consultabile tramite il portale MyINPS, dove ogni contribuente può visualizzare la voce specifica “conguaglio fiscale 730”.

Non tutti i pensionati riceveranno rimborsi o conguagli ad agosto. Coloro che non hanno presentato il modello 730, o che lo hanno presentato indicando un altro sostituto d’imposta (diverso dall’INPS), non subiranno variazioni sull’assegno pensionistico del mese. Inoltre, chi ha utilizzato il modello Redditi Persone Fisiche (ex Unico) potrebbe vedere effetti fiscali soltanto nei mesi successivi, a seconda delle tempistiche della liquidazione.

Inoltre, chi ha ricevuto un rimborso inferiore alle aspettative o ha subito una trattenuta superiore al previsto può consultare il proprio CAF o consulente fiscale per controllare la correttezza della dichiarazione e la congruità dei dati trasmessi all’INPS.

Come di consueto, il pagamento della pensione sarà disponibile a partire dal primo giorno bancabile di agosto, ossia giovedì 1° agosto 2025. I pensionati che ritirano l’assegno in contanti presso gli uffici postali dovranno rispettare il consueto calendario a scaglioni, basato sull’iniziale del cognome, mentre per chi riceve la pensione tramite bonifico bancario l’importo sarà accreditato nella stessa data.