I file di Pfizer mostrano che tra i vaccinati c’erano più decessi per patologie cardiache che nel gruppo placebo. I dati derivano dallo studio clinico randomizzato controllato, condotto dall’azienda farmaceutica per ottenere l’autorizzazione all’uso di emergenza dell’anti Covid NT162b2 dalla Food and drug admninistration (Fda). Inoltre, delle 38 morti riportate nella relazione intermedia sugli eventi avversari a 6 mesi, 21 riguardavano i soggetti vaccinati mentre 17 quelli che erano stati trattati con placebo. Come spiega La Verità, ci sarebbe stato un ritardo della segnalazione nel Case report form che avrebbe violato il protocollo dello studio: questo ha consentito all’Eua di procedere incontrastata.
Il 18 ottobre, sulla rivista accademica International Journal of Vaccine Thoury, Practice and Research, è stata pubblicata l’analisi forense dei 38 soggetti deceduti nel rapporto provvisorio di 6 mesi della sperimentazione clinica sul vaccino a mRna di Pfizer. L’analisi ha riguardato un periodo compreso tra il 27 luglio 2020 e il 13 marzo 2021. Il trial ha coinvolto 44.060 soggetti, distribuiti in due gruppi. Ad uno era stata somministrata una dose del vaccino mentre all’altro un placebo, costituito da una soluzione salina normale allo 0.9%.
Pfizer, più morti tra i vaccinati: aumento di 3,7 volte
Un team di ricerca di Tar Eoom/DailyClout, ha verificato un aumento di oltre 3,7 volte del numero di decessi dovuti a eventi cardiaci nei soggetti vaccinati. “Se queste informazioni fossero state rese note, sarebbero bastate per mettere in dubbio la sicurezza del BNT162b”. DailyClout, che raccoglie professionisti medici, scienziati e statistici, ha analizzato i documenti sugli studi clinici di Pfizer, messi a disposizione da giugno 2022 al ritmo di 55.000 al mese, dopo che il giudice della Corte federale aveva ordinato il rilascio accelerato dei dati e dei documenti, come sottolinea La Verità.
Nelle prime 12 settimane della sperimentazione, sono stati registrati 3 decessi. Nelle successive 21 settimane, invece, sono morte 35 persone. “Presumibilmente il contrasto è dovuto in pace al crescente numero di persone che sono state vaccinate durante lo studio”, secondo gli autori. L’analisi rivela che dei 38 decessi riportati nel rapporto intermedio di 6 mesi, 14 sono stati per un evento cardiaco. Di questi 11 appartenevano al gruppo dei vaccinati e solo 3 al gruppo del placebo. “Ciò rappresenta un aumento di 3,7 volte degli eventi cardiaci nei soggetti che hanno ricevuto il vaccino” ma Pfizer, secondo lo studio, non lo evidenziò.
Pfizer nascose i dati?
I dati sarebbero stati nascosti da Pfizer per ottenere l’approvazione di Fda. Infatti, l’azienda farmaceutica avrebbe presentato un report con solamente sei decessi. La richiesta presentata da Pfizer raccoglieva i risultati della sperimentazione clinica condotta nei 153 siti. L’azienda possedeva i dati che mostravano che il gruppo vaccino aveva lo stesso numero di decessi del gruppo placebo: la segnalazione sarebbe dovuta avvenire entro 24 ore, cosa che non avvenne in due casi. Due morti, infatti, sono state inserite dopo il termine per la presentazione alla Fda per consentire l’approvazione del vaccino.