Piano di sicurezza Ucraina, l'Europa apre alla possibilità di inviare eserciti, Trump anticipa: "No all'adesione Nato e cessione dei territori"
Piano di sicurezza per l’Ucraina, dopo l’incontro in Usa i paesi europei propongono soluzioni per mantenere le garanzie in accordo con Trump, che prevedono, come anticipato dal presidente, un supporto su più fronti nel caso Putin non partecipasse attivamente al progetto di pace.
Alcuni paesi hanno già dichiarato la disponibilità sull’invio di truppe con la missione di “peacekeeping”, in particolare Germania, Francia e Gran Bretagna, mentre Washington per il momento ha escluso l’intervento dell’esercito, aprendo però alla possibilità di sostegno aereo.
Il cancelliere Merz ha parlato del dispiegamento dell’esercito tedesco come forze di mantenimento di pace, una ipotesi però che per concretizzarsi avrebbe bisogno di uno specifico mandato dalla Bundestag deciso da tutta la coalizione.
L’altra opzione, appoggiata anche da Macron, prevede invece un aiuto concreto sul campo con l’aiuto di tutti i paesi europei che da alleati dovranno collaborare con forze aeree, di mare e di terra.
Diversa invece la posizione del partito di sinistra in Germania, che sostiene la necessità di inviare almeno 30mila soldati delle nazioni Unite in missione di osservazione, avvertendo sul rischio di un intervento Nato che potrebbe spingere Mosca a un confronto diretto su larga scala.
Piano per la sicurezza Ucraina, Trump: “Kiev non riavrà la Crimea e non entrerà nella Nato, escludo invio di truppe Usa”
Trump ha fornito alcuni chiarimenti in merito al piano di sicurezza in Ucraina dichiarando che è escluso che gli Stati Uniti possano inviare truppe per partecipare alla missione di mantenimento della pace, tuttavia ha aperto all’ipotesi di un aiuto aereo che possa collaborare con le forze europee alleate.
All’indomani dell’incontro a Washington, il presidente ha anche sottolineato come fosse chiaramente emersa già nei colloqui in Alaska, la posizione contraria di Putin alla presenza di eserciti occidentali e che questo aumenta la necessità di un incontro diretto con Zelensky al quale entrambi i leader dovranno dimostrare di restare disponibili ad un atteggiamento flessibile per raggiungere un accordo.
Punto critico tra le condizioni russe sarà quello della cessione dei territori in cambio di un congelamento agli attacchi, una questione sulla quale Kiev non intende retrocedere. Netta invece la posizione sull’adesione alla Nato, che è stata categoricamente esclusa da Trump, che pur assicurando un sostegno da parte dell’Alleanza, anche a livello di fornitura di armi ha anticipato: “L’Ucraina non entrerà nella Nato e non riavrà la Crimea“.