Il Covid torna a far paura, sebbene non ovunque. In Spagna (e non solo) il virus sta rialzando la testa con un’impennata di casi, tanto da portare il governo a decidere di reintrodurre da oggi l‘obbligo di mascherine negli ospedali come riporta El Mundo. Al contrario invece in Germania si sta assistendo a una netta contrarietà rispetto ad un ritorno a queste imposizioni, tanto che sul fronte sanitario tedesco è stato espressamente dichiarato che non verrà seguito l’esempio spagnolo.
Secondo l’ultimo rapporto dell’Istituto di Salute Carlos III, l’incidenza globale dell’infezione virale respiratoria si avvicina a 1.000 casi per centomila abitanti, anche se il tasso di ospedalizzazione rimane inferiore a 30 casi per centomila abitanti. Sempre nel report si evidenzia un aumento della percentuale di positività alla SARS-CoV-2 del 14,3% (13,3% nella settimana precedente). Questi dati hanno portato il Ministero della Salute spagnolo a imporre l’obbligo delle mascherine per arginare la circolazione del virus. Il provvedimento in ogni caso è da considerarsi transitorio e resterà in vigore sino a che dura il picco epidemico delle infezioni da influenza e coronavirus.
ASSENZA DI UNANIMITÁ SULL’OBBLIGO DELLE MASCHERINE NEL CONSIGLIO INTERTERRITORIALE
La decisione sull’obbligo delle mascherine negli ospedali, nei centri sanitari e nelle case di cura in Spagna è stata presa senza che sia stato raggiunto un accordo unanime nel Consiglio Interterritoriale. La misura in ogni caso viene applicata su tutto il territorio nazionale, nonostante il dissenso espresso dalla maggioranza delle comunità autonome nel Consiglio Interterritoriale del Sistema Sanitario Nazionale (CISNS), convocato proprio per affrontare questo tema. Secondo la ministra della Salute, Mónica García si tratta di una “misura efficace e di buon senso, supportata da prove scientifiche e ben accolta dalla popolazione“.
In merito alla questione applicativa del provvedimento all’interno delle comunità autonome si è assistito a pareri discordanti. Al riguardo infatti va precisato che il Ministero della Sanità ha imposto l’uso delle mascherine ai sensi dell’articolo 65 della Legge sulla Coesione e Qualità che raccoglie gli accordi di coordinamento, senza raggiungere alcun consenso all’interno dell’Interterritoriale. Il testo afferma che “la dichiarazione di azioni coordinate in materia di salute pubblica spetta al Ministero della Sanità, previo accordo del Consiglio Interterritoriale del Sistema Nazionale di Salute, con l’ascolto delle comunità direttamente interessate, salvo in situazioni di urgenza, in tal caso si adotteranno le misure strettamente necessarie e si informerà urgentemente delle misure adottate“. Riguardo a queste dichiarazioni di azioni coordinate, la legge afferma che “vincola tutte le parti coinvolte e devono rientrare in una delle seguenti situazioni“, ed enumera, tra queste situazioni, quella di “rispondere a situazioni di particolare rischio o allarme per la salute pubblica“, in cui si potrebbe collocare l’epidemia di influenza. Il Ministero della Sanità avrebbe dunque il potere di imporre tali misure, quando la situazione risponda a quel “rischio speciale” e, come già accaduto nella fase della pandemia, le autonomie sarebbero obbligate a rispettare la decisione del Ministero. Alcuni giuristi non concordano però, e attendono i dettagli legislativi che supporteranno la misura in questione.
LA GERMANIA DICE NO ALL’OBBLIGO DELLE MASCHERINE
Il Frankfurter Allgemeine ha riportato che i politici della sanità tedesca a livello federale e regionale si sono espressi contro l’eventuale reintroduzione dell’obbligo di indossare mascherine nelle strutture sanitarie a causa dell’alto numero di infezioni. In particolare il portavoce della sanità del gruppo FDP nel Bundestag, Andrew Ullmann, ha definito l’obbligo legale di indossare mascherine negli ospedali e negli studi medici “inutile e superfluo“. Ha dichiarato al F.A.Z. che le strutture possono prendere autonomamente la decisione se pazienti e visitatori debbano indossare una mascherina. Il politico della sanità Janosch Dahmen (Verdi) ha poi precisato che una regolamentazione simile a quella della Spagna non è attualmente in discussione al Bundestag, aggiungendo: “Tuttavia, sia agli Stati federali che alle singole strutture sanitarie è consentito prendere le precauzioni necessarie“.
Il ministro federale della salute Karl Lauterbach (SPD) aveva già affermato a dicembre che l’obbligo di indossare mascherine non sarebbe stato più applicato. E anche Tino Sorge, portavoce della sanità del gruppo Unione, ritiene che ospedali e studi medici siano responsabili di regolare l’obbligo di indossare mascherine attraverso il diritto di gestione della struttura. I ministeri della salute di alcuni stati federali, tra cui Baviera, Renania-Palatinato e Schleswig-Holstein, nonché l’ufficio sociale di Amburgo, si sono espressi contro una nuova imposizione statale dell’obbligo di indossare mascherine. Attualmente quindi, in Germania, non si ritiene necessario un obbligo generale di indossare mascherine. E anche l’Associazione tedesca dei medici di famiglia ha sostenuto l’adozione di regolamentazioni volontarie.