Fase particolarmente delicata per l’Ucraina a quasi due anni dall’invasione della Russia. Intervistato dal Corriere della Sera, Mykhailo Podolyak, capo consigliere del presidente Zelensky, ha negato la presunta crisi con gli Stati Uniti, ribadendo che le conseguenze di una riduzine degli aiuti militari sarebbero fatali per il diritto internazionale, per l’inviolabilità dei territori: “La Russia aumenterà fortemente il suo potenziale di attacco, lavorerà sui suoi errori strategici, modernizzerà il suo esercito e la sua produzione militare, riunirà sotto la sua guida molti regimi aggressivi, trasformerà il Paese in un’enclave militarista e aumenterà fortemente la pressione soprattutto sull’Europa. Ciò avrà conseguenze disastrose anche per l’Ucraina”.
Podolyak ha sottolineato che la Russia dispone di un numero molto maggiore di equipaggiamenti militari e di munizioni: “Il che significa che sarà di nuovo in grado di ottenere un vantaggio parziale e di aumentare l’assassinio dei cittadini ucraini. A mio avviso, è proprio questo il problema, dalla cui errata soluzione dipende sia l’esistenza sovrana dell’Ucraina sia la forte espansione russa. Alcuni ritardi nella consegna delle armi da parte degli alleati hanno già avuto conseguenze negative”.
Il punto di Podolyak
Podolyak ha posto l’accento sulla necessità di superiorità tecnologica, citando sistemi contraerei, missili a lungo raggio e un gran numero di proiettili, ma anche aerei, carri armati, blindati e di molti droni. La guerra con Mosca si sta svolgendo su un territorio molto vasto, ha aggiunto: “Ci sono aree in cui l’Ucraina sta conducendo operazioni offensive. I russi, a loro volta, stanno contrattaccando nelle regioni di Donetsk e Luhansk, specie a Avdiivka e Bakhmut. In questo modo stanno cercando di allungare le nostre limitate risorse, di distogliere l’attenzione, di erodere le nostre riserve per avere il tempo di fare qualche tipo di difesa prima delle gelate”. A proposito dei negoziati con il Cremlino, Podolyak ha sottolineato che la Russia non sta offrendo di negoziare ma di accettare la capitolazione, di rinunciare alla difesa dei propri diritti sovrani e di riconoscere il diritto della Russia di attaccare: “La Russia oggi vuole usare il concetto di “negoziati” solo per ottenere una pausa operativa, durante la quale accumulerà risorse, adeguerà la produzione militare, condurrà ulteriori mobilitazioni e addestramenti, distruggerà l’alleanza filo-ucraina, organizzerà provocazioni nei Paesi europei per distrarre l’attenzione, infine formerà un’alleanza terroristica e darà inizio alla prossima fase della guerra. L’unica opzione resta combattere e vincere“.