ROBERTO CALDEROLI A “IN MEZZ’ORA” DI LUCIA ANNUNZIATA: Il ministro Calderoli è stato ospite ieri della trasmissione “In mezz’ora” di Lucia Annunziata e ha trattato diversi temi scottanti: dal caso Scajola, allo scontro Berlusconi-Fini fino al tema delle riforme.
Su Fini e l’agitazione in corso all’interno del Popolo della Libertà Calderoli ha gettato acqua sul fuoco esprimendo rispetto “per un leader e per un Presidente della Camera che ha posto delle questioni” e si è detto fiducioso riguardo a un chiarimento nel Pdl.
“Siamo spettatori di questo dibattito interno – ha dichiarato l’esponente leghista. Siamo convinti che si potrà trovare un accordo. Forse se il dibattito si fosse svolto nelle sedi interne e non sui giornali o sulle televisioni la soluzione sarebbe stata più facile da trovare”.
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Secondo il ministro nel Pdl non c’è mancanza di democrazia, ma davanti a una leadership come quella di Berlusconi la cosa peggiore che si possa fare è “prenderla di punta”.
Secondo Calderoli la “frustazione di Fini starebbe nel fatto di ricoprire l’eterno ruolo di delfino” e di ricoprire un ruolo istituzionale che lo ha allontanato dal cuore della vita politica.
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L’ospite di Lucia Annunziata ha poi aggiunto che se Fini vuole dimostrare di essere il futuro, il successore di Berlusconi, dovrà dimostrarlo sul campo.
Il ministro ha poi voluto chiarire alcuni casi recenti che avevano scaldato gli animi nel centrodestra come la consegna della bozza Calderoli al Presidente della Repubblica e la proposta di Bossi di un futuro Primo ministro leghista, mentre ha ribadito con forza che il federalismo andrà portato al termine nei prossimi tre anni e rappresenta l’unica soluzione possibile per razionalizzare la spesa pubblica e per poter arrivare a un abbassamento della pressione fiscale.
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Sulle celebrazioni per l’anniversario dell’unità d’Italia il ministro ha poi fatto una dichiarazione che ha suscitato numerose polemiche dicendo: “in se’ hanno poco senso. L’anniversario deve essere il momento per approntare le soluzioni, non solo per alzare la bandiera”.