MANOVRA FINANZIARIA 2011/ Napolitano: servono nuove prove di coesione

- La Redazione

Il presidente della Repubblica, in visita a Zagabria, ha risposto a chi gli domandava cosa dovrà fare l’Italia per arrivare al pareggio di bilancio nei tempi stabiliti

napolitano_ppianoR400-1 Giorgio Napolitano (Imagoeconomica)

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha espresso apprezzamento per le modalità con le quali maggioranza e opposizione hanno inteso operare in merito alla manovra finanziaria. Tuttavia, a chi gli chiedeva cosa occorrerà per mettere a posto il bilancio dello Stato ha risposto che saranno necessarie nuove forme di coesione. «Nel prossimo futuro occorreranno altre prove di coesione», ha detto nella conferenza stampa da Zagabria, dopo l’incontro con il presidente croato. «Giudico molto positivo l’accordo sui tempi. In quattro e quattr’otto nessuno poteva pensare ad un accordo anche sui contenuti. L’accordo raggiunto è il segno di una comune percezione da parte di tutti dei rischi a cui è esposta l’Italia e di una comune assunzione di responsabilità», ha detto, sottolineando come rimangano svariate questioni aperte, che sarà necessario affrontare in un’ottica comune che contempli le sinergie di tutti, dalla maggioranza, all’opposizione, dalla società civile alle istituzioni.  Il capo dello Stato, poi, ha precisato che il rigore necessario non può prescindere dalla crescita e dallo sviluppo, rimarcando come i due grandi problemi dell’Italia siano proprio l’elevato debito pubblico e la scarsa crescita. «Dobbiamo saper combinare interventi urgenti e indispensabili, particolarmente in Italia, per ridurre l’indebitamento pubblico, per la stabilità a interventi per la crescita attraverso la competizione». 

L’inquilino del Colle si è soffermato anche sulla presenza dei nostri soldati in Afghanistan.Un presenza che sta contribuendo all’ottenimento dei risultati attesi e che ci fa sperare in una «conclusione positiva secondo i tempi stabiliti» . Napolitano, infine, ha ricordato che a Roma si celebrano i funerali del quarantesimo militare italiano caduto in Afghanistan.







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