Concluse con il colloquio dei rappresentanti del Pd il giro di consultazioni volute da Giorgio Napolitano dopo l’impasse del primo tentativo a guida Bersani. Non si è risolto praticamente nulla perché tutte le forze politiche sono rimaste sulle precedenti posizioni. Ultimi a incontrare Napolitano gli uomini del Pd che parlando con i giornalisti hanno ribadito il no all’ipotesi di un governissimo insieme al Pdl, ipotesi da questi ultimi invece ribadita ancora oggi insieme a Scelta civica. Letta ha espresso il suo rammarico per i no che sono venuti ancora oggi dal Movimento cinque stelle. Il clamoroso risultato elettorale, ha detto, ci ha mossi a cercare la collaborazione di tute le forze, con la necessità di una riforma della politica resa necessaria dal risultato elettorale stesso. Un percorso di riforme costituzionali come la nascita del senato delle regioni, la riduzione dei parlamentari, l’abolizione delle province e una nuova legge elettorale. il risultato impone che tutte le forze politiche lavorino insieme secche per le riforme costituzionali. “Oltretutto, le riforme costituzionali vanno fatte a maggioranza larga, diversamente dagli errori del passato. Abbiamo proposto un governo centrato su obiettivi, per avviare la legislatura, sapendo che le ampie contrapposizioni, sottolineate dal presidente Napolitano, rendono non idoneo un governissimo tra le forze tradizionali” ha detto ancora. I troppi no ascoltati, ha detto, rischiano di negare il cambiamento che invece potrebbe esserci, nelle istituzioni nell’economia e nella società. Ha quindi concluso dicendo che il centrosinistra esprime fiducia e profonda gratitudine al capo dello Stato garantendo il massimo sostengo a qualunque decisione egli prenderà nelle prossime ore.