Per molti, l’attuale ministro dell’Interno sarebbe la figura ideale per assumere la guida del governo. E, forse, anche per Napolitano. Viene, da sempre, considerata organica alle istituzioni. In pratica, è come se fosse una componete strutturale dello Stato. Di quello Stato inteso nel senso più nobile del termine; una connotazione, cioè, che non rimanda, per una volta, a corruzione, malfunzionamenti, disservizi, e tasse e via dicendo, ma all’idea del servire il Paese. Questo, per lo meno, è quello che a destra e a sinistra pensano della Cancellieri. Nata il 22 ottobre del 1943, si è laureata in Scienze politiche, per poi iniziare la carriera direttiva al ministero dell’Interno nel 1972. Nominata prefetto nel 1993, ricopre, nel 1994, l’incarico di commissario straordinario a Parma, per poi tornarci, con il medesimo ruolo, nel 2011. E’ stata prefetto anche di Bergamo, Brescia, Vicenza, Catania, Genova, e Bologna. Tra le altre cose, nel 2009 è stata nominata presidente della commissione per il piano rifiuti della Sicilia, mentre dal 16 giugno 2011 fino alla nomina al Viminale è stata vicepresidente del Cda di AMT Genova.