Il presidente della commissione Giustizia, Francesco Nitto Palma, ha depositato una proposta di legge destinata a far parecchio discutere. Nel ddl si prevedono sanzioni per i magistrati politicizzati, ovvero che vengano accusati di parlare troppo di questioni che esulano dalla loro funzione giuridica, al punto da pregiudicarne l’imparzialità. Contestualmente, i processi che costoro hanno in carico dovrebbero essere trasferiti altrove. La proposta sarà esaminata nella seduta di mercoledì 29 e benché l’ex ministro della Giustizia abbia fatto presente che nel ddl non c’è alcun riferimento ai procedimenti penali in corso, in molti credono che si tratti di un modo per dilazionare i tempi del processo Ruby per arrivare alla prescrizione. Nel provvedimento, di cui è stato nominato relatore il senatore Felice Casson, si contempla anche l’ipotesi di sospendete il processo se i magistrati che se ne occupano siano stati sottoposti a provvedimenti disciplinari per le loro esternazioni, o se abbiano assunto atteggiamenti che li facciano apparire parziali. Nel dettaglio, l’articolo 1 afferma l’illiceità di «ogni altro comportamento idoneo a compromettere gravemente l’indipendenza, la terzietà e l’imparzialità del magistrato, anche sotto il profilo dell’apparenza, nel contesto sociale o nell’ufficio giudiziario in cui il magistrato esercita le proprie funzioni».