Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al disegno di legge costituzionale sulle riforme. Come confermato in conferenza stampa dal ministro Gaetano Quagliariello, “il testo approvato prevede un vero e proprio cronoprogramma per rispettare quanto il premier Letta ha detto in sede di dichiarazioni programmatiche confermate con il voto in Parlamento”, cioè che “l’iter delle riforme si concluda in 18 mesi”. Il Comitato dei 40, aggiunge il ministro per le Riforme, “lavorerà fino alla fine di febbraio. E’ ipotizzabile che la prima lettura di una delle due Camere avvenga entro fine maggio 2014, la prima lettura dell’altra Camera per gli inizio di settembre e quindi per l’ottobre 2014 si possa prevedere l’approvazione definitiva della riforma”. Già questa mattina Quagliariello aveva spiegato su “Think News”, il quotidiano online diretto da Mara Carfagna, che è quanto mai necessario “fare presto e fare bene. Non vi è contraddizione alcuna fra i due imperativi categorici che dovranno guidare il percorso delle riforme costituzionali. Oggi il governo, in ossequio al mandato ricevuto dalle Camere, fissa in un disegno di legge costituzionale le scadenze temporali e procedurali che consentiranno di dare ai cittadini italiani, nell’arco di diciotto mesi, istituzioni più forti e più efficienti e la possibilità di pronunciarsi sul lavoro compiuto anche se la riforma della Costituzione dovesse raccogliere un consenso parlamentare superiore alla soglia dei due terzi”. La sfida, aveva detto il ministro, “è coniugare tempi rapidi, una coesione politica che sulla scrittura delle regole comuni sia il più possibile al riparo dalle temperie della dialettica quotidiana, il rispetto e anzi il rafforzamento delle garanzie sostanziali che la Carta pone a presidio della sua revisione, e il massimo coinvolgimento popolare”.
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