Ieri, tutti gli emendamenti del Movimento 5 Stelle al Dl lavoro erano stati respinti. Taluni riguardavano strettamente da vicino il Pd, rappresentando tematiche che avrebbe potuto facilmente sposare. Basti pensare alla proposta di abrogare l’attuale disciplina sull’articolo 18 per tornare a quella precedente, ante-Fornero, o ad un altro emendamento che estendeva i bonus per l’assunzione anche ai giovani disoccupati laureati. Alcuni senatori dell’M5S avevano rinfacciato al Pd di aver agito per puro opportunismo e di aver tradito per l’ennesima volta i lavoratori. Oggi si apprende che i grillini hanno subito l’ennesima onta relativamente al Ddl sulle riforme. Avevano presentato un emendamento contro il presidenzialismo che è stato prontamente bocciato. Di conseguenza, hanno deciso di abbandonare la commissione Affari costituzionali. «Pd, Pdl, Scelta civica e Lega Nord hanno deciso a priori di bocciare tutti i nostri emendamenti. Usciamo dall’Aula», ha cinguettato su Twitter Riccardo Nuti, capogruppo alla Camera. Dal cnto suo, il Pd, per bocca della parlamentare Maria Elena Boschi, ha replicato su Twitter, spiegando: «M5S difende talmente la Costituzione che abbandona la discussione in commissione».
Lega irritata con Forza Italia: “lealtà non solo a parole”/ Autonomia, Occhiuto (FI) col Pd “serve moratoria”