GOVERNO/ Alfano: la fiducia di Napolitano in Berlusconi è ben riposta

- La Redazione

“La fiducia del presidente Napolitano è ben riposta nel presidente Berlusconi”. Lo ha detto questa mattina il ministro dell’Interno e vicepremier Angelino Alfano intervenuto a Siracusa.

alfano_blu_spiegaR400 Angelino Alfano

“La fiducia del presidente Napolitano è ben riposta nel presidente Berlusconi che è il leader politico che da due anni sostiene governi che non sono guidati né da lui né da esponenti del Popolo della Libertà”. A dirlo è il ministro dell’Interno e vicepremier Angelino Alfano, intervenuto a Siracusa per un vertice con i prefetti della Sicilia dedicato all’immigrazione e all’accoglienza. “Prima il governo Monti e adesso il governo Letta – ha aggiunto -. Quest’ultimo governo in particolare è stato fortemente voluto dal presidente Berlusconi e dal Popolo della libertà mentre il leader del Partito Democratico indugiava in improbabili accordi con i Grillini e faceva di tutto per far perdere tempo al Paese”. La fiducia a cui fa riferimento Alfano è quella che, secondo fonti del Quirinale, avrebbe espresso il Capo dello Stato “nelle ripetute dichiarazioni dell’onorevole Berlusconi, in base alle quali il governo continua ad avere il sostegno della forza da lui guidata”. Parlando con i giornalisti, il segretario del Pdl ha poi aggiunto: “E’ ovvio che ogni governo futuro che non prevedesse il Popolo della libertà  sarebbe inevitabilmente un governo di estrema sinistra. Proprio il sostegno che il presidente Berlusconi ha dato a questo governo ed a quello precedente rende davvero grave il tentativo che si opera a sinistra di liquidare senza neanche approfondire giuridicamente le carte e senza tenere conto del parere di insigni giuristi di liquidare la storia d un’area politica guidata da un leader che negli ottimi venti anni è stato il leader più votato del Paese”. Riguardo a Letta, infine, “mi sento di escludere che il presidente del Consiglio stia lavorando a un piano per una soluzione alternativa alla maggioranza“, ha concluso Alfano.







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