DI MAIO SPEGNE BEPPE GRILLO: “RIFORMA COLLE? NO IN CONTRATTO DI GOVERNO”/ Video, Pd al fianco di Mattarella

Italia 5 Stelle, video streaming: Beppe Grillo show contro Mattarella, "il Colle ha troppi poteri". Smentita Di Maio e M5s, «riforma non nel contratto di Governo». Le reazioni e lo sdegno

Polemiche infinite: questo ha scaturito l’intervento di ieri di Beppe Grillo a Italia 5 Stelle, con il comico genovese e ex garante M5S che ha rilanciato una riforma del Colle. Smentita da Luigi Di Maio, in quanto “non prevista dal contratto di Governo”, l’idea grillina non è piaciuta neanche un po’ al Partito Democratico. Gli esponenti dem si sono schierati al fianco di Sergio Mattarella, ecco le parole di Lorenzo Guerini: “Capisco che Grillo per coprire le evidenti difficoltà e la conclamata incapacità dei suoi “meravigliosi ragazzi” le debba inventare tutte, ma non si permetta di usare e attaccare la Presidenza della Repubblica”. Questo, invece, il tweet di David Sassoli: “Lo so che come tutti i miliardari ti annoi, #Grillo. Ma, vedi, l’inventore di #Toninelli uno come #Mattarella nemmeno lo deve nominare. Sciacquati la bocca la prossima volta. Gioca a Monopoly con la #Castelli. Ascolta audio di #Casalino Ma #Mattarellanonsitocca #iostoconMattarella”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



“MAI PRENDERSI SUL SERIO”

«Mai prendersi troppo sul serio, perché senza ironia non c’è umanità!»: così Beppe Grillo ha reagito sul suo blog questa mattina, postando il video dell’intervento di ieri a Italia 5 Stelle. Un modo “sottile” per fare un passo indietro da chi come lui si era già definito al Circo Massimo come il “buffone” oltre che il solito “ispirato”: a difendere l’operato del Colle, dopo la smentita “a distanza” di Luigi Di Maio, ci pensa il sindaco di Torino Chiara Appendino questa mattina ad Agorà, su Rai 3. «Il capo dello Stato ha un ruolo importante di garante, personalmente non interverrei sui suoi poteri», spiega la grillina doc che però si distanza dal suo stesso “scopritore”, proprio come il vicepremier nell’altra intervista di mattinata. «Ho massima fiducia nel presidente Mattarella che ho avuto modo di conoscere in occasioni istituzionali. Il Movimento Cinque Stelle – ha concluso poi la Appendino – ha ricordato che quanto detto da Grillo non è nel contratto di governo, quindi non c’è un intervento sui poteri del capo dello Stato, dunque mi sembra che il caso sia già chiuso». Un cambio di passo o un modo per “istituzionalizzarsi”? I mesi prossimi lo faranno intuire, ma intanto Di Maio prosegue per la sua strada: «Stiamo portando avanti varie interlocuzioni private con forze che entreranno nel Parlamento europeo per la prima volta. A gennaio-febbraio presenteremo un manifesto che non avrà niente a che fare con le forze populiste e sovraniste», spiega a Rtl 102.5.



DI MAIO “SCARICA” GRILLO

In una intervista esclusiva su Rtl 102.5, il leader politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio di fatto “scarica” il suo stesso “guru” e ideatore dopo le ben note invettive di ieri dal palco di Italia 5 Stelle: «Beppe Grillo ha esposto la propria idea che non è nel contratto di governo, noi non ci lanciamo in una grandissima riforma costituzionale sul Presidente della Repubblica», spiega Di Maio che sottolinea poi come lo stesso fondatore M5s in realtà si riferiva «all’abolizione dei senatori a vita, all’abolizione del reato di vilipendio, che è un reato medievale». Insomma, lo scarico ma cerca di “salvare” il salvabile dopo che le parole  dell’ex comico ieri avrebbero fatto infuriare non pochi al Quirinale: in merito al Governo invece, Di Maio si dice sicuro che «andrà avanti per 5 anni, e chi scommette sulla sua caduta avrà una brutta sorpresa». Sempre sul fronte Grillo, poi aggiunge in un secondo momento che «i cittadini non saranno perseguitati da un’ennesima riforma costituzionale». Come giustamente ha fatto notare il collega del Corriere della Sera, Antonio Polito, nella smentita di per sé c’è qualcosa che non “torna”: «”La riforma dei poteri del Capo dello stato non è nel contratto di governo” perché è materia costituzionale e non fa parte dei poteri del governo (sbagliano pure una smentita)». 



PD: “ATTACCO VERGOGNOSO”

Nuove reazioni dal mondo politico dopo le parole di Beppe Grillo di ieri a Italia 5 Stelle. L’attacco al capo dello Stato Sergio Mattarella non è passato inosservato e le opposizioni si sono scagliate contro l’ex garante del Movimento 5 Stelle. “Vergognosi gli attacchi di #Grillo al Colle. Vergognosa la replica del #M5s. Escono allo scoperto quelli volevano difendere la Costituzione. Parlavano di “derive antidemocratiche” con referendum 4dic. Qualcuno ci ha creduto. Ma la verità prima o poi viene fuori #resistenzacivile”, le parole della dem Teresa Bellanova, seguite da quelle di Pietro Grasso di Liberi e Uguali: “#Grillo era un contestatore: ora è al Governo, è “il potere”. Capisco che sia in difficoltà a difendere condoni fiscali e edilizi, che voglia spostare l’attenzione. Ma è pericoloso farlo attaccando il Presidente della Repubblica e la Costituzione,che noi difenderemo come sempre!”. Infine, la reazione di Monica Cirinnà: “Oggi #Grillo – saltimbanco miliardario a capo di un movimento di presuntuosi incapaci – insulta #Mattarella, le donne e gli alleati europei. Vuole abolire il reato di vilipendio al capo dello Stato di cui presto risponderà. Da #M5S ancora pericolosi attacchi alla democrazia”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

FI: “ENNESIMO ERRORE”

Hanno sollevato un coro pressoché unanime di condanna le dichiarazioni di Beppe Grillo a Italia 5 Stelle, la kermesse del M5s al Circo Massimo, in cui il comico genovese ha detto:”Dovremmo togliere i poteri al capo dello Stato, dovremmo riformarlo. Il vilipendio…un capo dello Stato che presiede il Csm, capo delle forze armate. Non e’ più in sintonia col nostro modo di pensare”. Se il M5s si è di fatto dissociato dalle parole del suo fondatore con una nota dei suoi gruppi parlamentari, sono soprattutto le opposizioni a passare all’attacco. Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia, va dritta al punto:”L’attacco ai poteri del Capo dello Stato è un grande classico di chi non ha niente da dire. Pensare di poter intimidire Sergio Mattarella è l’ennesimo errore politico del Movimento 5 Stelle, che ha un atteggiamento sempre più anti-italiano. Capiamo l’esigenza di Beppe Grillo di dover parlare d’altro dal momento che dal condono alla Tap, il governo di cui è azionista di maggioranza non è riuscito a mantenere la parola data su un solo tema”. (agg. di Dario D’Angelo)