IPSOS (25 SETTEMBRE): SALVINI ‘CONTA‘ PIÙ DI DI MAIO
Il Governo gialloverde, osservando i sondaggi elettorali delle ultime settimane, sembra non avere reale opposizione almeno nel breve periodo: allora la vera “sfida” sembra avvenire all’interno della maggioranza, con due forze ormai che si equivalgono (tutto è cambiato rispetto al 4 marzo quando la Lega al 17% valeva la metà di fatto del M5s, ndr) e che procedendo nei vari provvedimenti sempre più spesso arriva a posizioni e “contrasti” inevitabili essendo i primi due partiti nel Paese. I sondaggi Ipsos hanno provato a verificare con gli intervistati chi ad oggi sembra “contare di più” all’interno della maggioranza gialloverde: il 43% ritiene che siano Salvini e la Lega ad essere più influenti, mentre solo il 7% crede che Di Maio e il Movimento 5 Stelle dettino la linea a Palazzo Chigi, nonostante il premier Conte sia stato comunque ‘indicato’ da Di Maio e Casaleggio. Il 42%, infine, ritiene che sia Lega che M5s valgano allo stesso modo nelle decisioni più importanti del Governo gialloverde.
PIEPOLI (2 OTTOBRE): INTENZIONI DI VOTO, LEGA VOLA, PD PERDE ANCORA
I sondaggi politici espressi lo scorso 2 ottobre dall’Istituto Piepoli costano una volta di più la crescita netta della Lega di Matteo Salvini, ancora al 31% e con un clamoroso +13,7% rispetto alle ultime Elezioni Politiche del 4 marzo scorso. Il Movimento 5 Stelle, resta sì al 30% ma perde quasi 3 punti percentuali rispetto a qualche mese fa: il Governo resta in forte consenso per gli elettori intervistati e al momento nessuna forza dell’opposizione è in grado, sul breve periodo, a ribaltare la situazione elettorale. Il Pd perde ancora, fermo al 16,5%, mentre Forza Italia “limita” i danni con l’ennesimo ritorno in campo di Berlusconi, ma resta al 10%. Per gli altri partiti “minori”, Fratelli d’Italia cresce lento al 3,5%, Noi Con l’Italia perde fino allo 0,5%, mentre +Europa con Emma Bonino non va oltre il 2%: per quanto riguarda infine Liberi e Uguali-MdP, il dato elettorale espresso dai sondaggi si ferma al 2,5% su base nazionale.