Marco Bussetti, chi è il nuovo ministro dell’Istruzione/ Nel piano scuola potenziamento educazione fisica
Marco Bussetti, chi è il nuovo Ministro dell’Istruzione: ex Dirigente Scuola, laureato in scienze motorie, porterà al Miur l’esperienza e i risultati del “modello lombardo”

La Lega aveva in un primo momento avanzato la candidatura di Gianluca Vago, rettore della Statale, al ministero dell’Istruzione, poi a sorpresa è stato nominato Marco Bussetti, provveditore di Milano. Una delle sue battaglie più sentite è quella sull’alfabetizzazione motoria nella scuola primaria. È riuscito a inserire un punto nel contratto di governo che riguarda la valorizzazione della ginnastica attraverso l’introduzione dell’insegnante di educazione fisica. Questa proposta non farebbe bene solo agli alunni, ma porterebbe all’assunzione di migliaia di diplomati Isef parcheggiati nelle graduatorie scolastiche da anni. In passato ha fatto parte anche di un tavolo di lavoro sulla sperimentazione per il liceo di 4 anni che però stenta a decollare. Secondo Bussetti il licelo breve può avere senso solo se si ripensa a tutto il curriculum scolastico, altrimenti si rischia di costringere i ragazzi ad una corsa contro il tempo. In passato come provveditore si è speso anche per la settimana corta a scuola, ma in questo caso per ragioni di risparmio economico. Ha dovuto comunque fare i conti con le resistenze dei liceli, soprattutto classici e scientifici, che per il triennio preferiscono programmare l’orario su sei giorni. Non è da escludere che punti anche al potenziamento delle lingue straniere a scuola, visto che egli stesso ha confessato di avere una conoscenza appena sufficiente di inglese e francese. (agg. di Silvana Palazzo)
OK ALL’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO, NO AI TROPPI COMPITI
Da qualche ora a questa parte il nuovo ministro dell’istruzione è Marco Bussetti, 56enne ex insegnante Isef, milanese doc. Molte le interviste rilasciate dallo stesso negli ultimi tempi, in tema di scuola e istruzione, alcune delle quali riprese quest’oggi da Il Post. Ad esempio, Bussetti ha definito un’ottima legge la Buona scuola del Governo Renzi, cosa che invece il neo-governo gialloverde ha inserito fra le riforme insufficienti e spesso inadeguate. Bussetti si dice inoltre favorevole all’alternanza-lavoro, una pratica non amatissima dagli studenti: «I tempi lo richiedono – dichiarava anni fa al quotidiano La Repubblica – è un modo di dare significato al proprio studio, la competenza la acquisisci solo associando la teoria al fare». Bussetti si dice quindi favorevole al lavoro nella scuola, un po’ meno, agli eccessivi compiti per gli alunni, soprattutto in occasione delle vacanze estive: «Se fossi un docente di scuola primaria o secondaria – ha detto in un’occasione recente il neo-ministro dell’Istruzione – non esagererei con milioni di esercizi noiosi e pesanti. Io sono perché si facciano un po’ di compiti, con intelligenza, buone letture o attività che tengano acceso, vigile, attento, impegnato il cervello». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LAUREATO ALLA CATTOLICA DI MILANO CON 110 E LODE
Marco Bussetti è il nuovo Ministro dell’Istruzione e non vi sono stati dubbi dopo la prima stesura della squadra già 1-2 settimane fa prima della crisi istituzionale col premier Conte dimessosi due domeniche fa. Il Governo di Lega e Movimento 5 Stelle ha optato al Miur per una figura d’esperienza nella Regione con i migliori risultati in termini di didattica, gestione e opportunità scolastica, ovvero la Lombardia: nato il 28 maggio 1962, è un laureato in Scienze Motorie all’Università Cattolica di Milano (110elode) nella Specialistica Magistrale, ha un diploma Universitario preso presso l’Isef statale di Milano e detiene un titolo polivalente di specializzazione per soggetti portatori di handicap. Al Miur un insegnante di educazione fisica, un felice unicum per uno specialista professore e anche Dirigente scolastico in numerose strutture lombarde. Come riporta il Sole 24 ore, Bussetti vince il concorso nel 1984 e nel 2001 diventa coordinatore di Educazione fisica e sportiva dell’allora Provveditorato agli studi di Varese. «Seguito dal salto alla dirigenza che lo porta alla guida dell’istituto comprensivo Corbetta di?Milano», e da lì il passo per incarichi sempre più di maggior peso all’interno della didattica scolastica è assai breve.
DALL’ISEF AL “MODELLO LOMBARDO”
Una prima volta di un insegnante Isef a capo di diverse scuole lombarde ora diventa un unicum nazionale con la guida del Ministero dell’Istruzione: dopo il “Corbetta”, Bussetti passa all’Ufficio X dell’Ufficio Scolastico Regionale (Usr) della Lombardia e da qui che prende, con buone simpatie con il mondo leghista, i primi contatti con la assessore regionale alla Scuola Valentina Aprea (Forza Italia, scorsa legislatura Maroni). È qui che avviene il passaggio definitivo che consegna a Bussetti tutte le carte in regola per poter guidare il Miur dopo anni assai difficile della doppia gestione Giannini-Fedeli nella riforma “Buona Scuola” da molti osteggiata. Il sistema lombardo che eredita Bussetti è quello sostanziale de binomi alternanza-autonomia scolastica che proverà a portare al Miur in questi anni di Governo gialloverde. Salvini e Di Maio puntano perciò su una figura di buonissima carriera, optando per una Dicastero in area “Lega-Centrodestra” che notevoli risultati ha ottenuto nella gestione lombarda dell’Istruzione. La Buona Scuola potrebbe non essere cancellata – come invece urlavano i grillini che aspiravano a questo ruolo – ma potrebbe ricevere un deciso “tagliando” per provare a migliorare i tanti aspetti che non convincono. Nel contrato di Governo Lega-M5s hanno inserito la formazione obbligatoria dei docenti e il perfezionamento dell’alternanza scuola-lavoro e da qui partirà l’ex preside Bussetti. Unico punto “debole” potrebbe essere il mondo di Università e Ricerca, le altre due sezioni del Miur che con il nuovo Ministro hanno avuto poco a che fare nella sua carriera, se non appunto alcuni corsi nelle università milanesi. Come riporta l’Huffington Post, Marco Bussetti ha ricoperti vari incarichi di insegnamento presso «l’Università degli Studi di Milano, per il Master Universitario “Sport Management, Marketing and Sociology”; all’Università Cattolica “Sacro Cuore” di Milano; presso l’Università dell’Insubria di Varese, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Corso di Laurea in Scienze Motorie».
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