Si dice che le sue dimissioni abbiano fatto infuriare il ministro della Salute, Giulia Grillo, ma Walter Ricciardi, ex presidente dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità) non sembra affatto pentito del suo addio, come ha raccontato al Corriere della Sera:”La prima ragione è che dopo 4 anni e mezzo di lavoro intensissimo avevo raggiunto gli obiettivi che mi ero prefissato: il risanamento economico-finanziario, la riorganizzazione, il rilancio dell’Istituto. C’è una seconda ragione. Malgrado il buon rapporto personale con la ministra della Salute Giulia Grillo, la collaborazione tra l’Istituto e l’attuale governo non è mai decollata. Al contrario, su molti argomenti alcuni suoi esponenti hanno sostenuto posizioni ascientifiche o francamente antiscientifiche”. Ricciardi rifila un’altra stoccata al governo M5s-Lega: “Questo governo ha sempre detto di credere allo spoils system in aree nelle quali in Italia non è previsto: Istat, Inps, Istituto superiore di sanità. Non vorrei che l’Istituto fosse sottoutilizzato a causa della mia presenza, dato che non vengo ritenuto in linea con i partiti oggi al potere”.
WALTER RICCIARDI, “LE PAROLE SUI VACCINI DI SALVINI…”
Walter Ricciardi è entrato nel dettaglio delle sue diversità di vedute con l’esecutivo, motivando quali sono le incompatibilità che lo hanno portato a lasciare la guida dell’Istituto Superiore di Sanità: “È chiaro che quando un vicepresidente del Consiglio (Matteo Salvini, ndr) dice che per lui, da padre, i vaccini sono troppi, inutili e dannosi, questo non è solo un approccio ascientifico. È antiscientifico. Cosa sarebbe di troppo, cosa sarebbe inutile o dannoso questo esponente del governo non lo ha detto. In realtà in Italia stiamo applicando i protocolli e gli schemi internazionali sulle vaccinazioni”. Ma come ha avuto modo di ribadire nel corso della sua intervista al Corriere della Sera, Ricciardi ha notato questo tipo di atteggiamento anche in altre situazioni:”Dire in continuazione che i migranti portano malattie è senza fondamento e mette in difficoltà le istanze tecniche, costrette a una specie di autocensura per non contraddire il livello politico. E dire che i termovalorizzatori sono una cosa di altri tempi, come ha fatto il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, non ha senso. A Copenaghen e Stoccolma si usano termovalorizzatori di ultima generazione, efficientissimi e nel massimo rispetto dell’ambiente. Senza parlare del provvedimento del governo che amplia le opzioni per lo smaltimento dei fanghi in agricoltura: una decisione presa senza valutazione d’impatto sanitario. Eppure queste sono materie decisive per la prevenzione sanitaria e la salute pubblica“.