Poliziotto aggredisce manifestante. È accaduto sabato 18 gennaio 2020 a Parigi, nell’ultima (rigorosamente in ordine cronologico) protesta dei gilet gialli in Francia. Un gesto di indubbia violenza, immortalato all’interno di un filmato amatoriale e prontamente diffuso a mezzo social, tanto da divenire virale in pochissime ore, fino a raccogliere più di 3,5 milioni di visualizzazioni. Secondo la ricostruzione dell’episodio fornita dalle autorità, il ragazzo, un 20enne di nome Clément, avrebbe aggredito per primo gli agenti presenti sul posto, che, dunque, si sarebbero meramente difesi. Non solo: come riferisce il quotidiano “La Repubblica”, fonti di polizia hanno dichiarato che il giovane “sarebbe stato placcato a terra dopo aver scagliato una bottiglia di vetro contro un poliziotto, che avrebbe anche aggredito con pugni in testa e calci alla schiena. Avrebbe poi rifiutato l’aiuto di un agente, che voleva prodigarli le prime cure, sputandogli più volte in faccia e dichiarando di essere affetto da Aids”. Una versione dei fatti che ha incontrato la pronta smentita da parte degli avvocati che difendono Clément. “Deve poter essere liberato al più presto, affinché possa curare le sue ferite” è il loro appello. Presumibile che il ragazzo venga rimesso in libertà vigilata.
POLIZIOTTO AGGREDISCE MANIFESTANTE: APERTA UN’INCHIESTA
Nel frattempo, ricorda “La Repubblica”, la procura ha aperto un’inchiesta per “violenze volontarie da parte di pubblico ufficiale”. Il ministro dell’Interno, Christophe Castaner, ha promesso di fare luce quanto prima sul caso. “Sono immagini choc – ha dichiarato a proposito del video che sta circolando in rete, diffondendosi a macchia d’olio in ogni angolo dell’orbe terracqueo –. Se c’è una colpa, statene certi, la sanzioneremo”. Marine Le Pen ha parlato di “uso sproporzionato della violenza” e lo stesso presidente transalpino Emmanuel Macron ha ufficialmente richiamato tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine al “rispetto del codice deontologico”. La Francia, peraltro, non è nuova a episodi di questa natura: risale a pochi giorni fa, infatti, il video di Tolosa, nel quale si vede un poliziotto sgambettare volontariamente un ragazzo, facendolo cadere rovinosamente a terra. È necessaria, a quanto pare, una presa di posizione netta e decisa che parta dalle stanze del potere e che aiuti a fare chiarezza sull’apparente piega violenta assunta dagli uomini in divisa a servizio di un Paese che, per principio, dovrebbe garantire, “libertà, uguaglianza, fratellanza”.