Finisce l’era M5s a Pomezia. Dopo nove anni alla guida dell’amministrazione del comune laziale, i pentastellati sono stati fatti fuori. Il primo cittadino Adriano Zuccalà è stato sfiduciato: 13 consiglieri di opposizione, compresi quattro consiglieri di Pomezia Attiva (ex grillini), si sono dimessi e hanno di fatto messo la parola fine al “regno” 5 Stelle.
Con la crisi di Pomezia è caduto l’ultimo comune del Movimento 5 Stelle del Lazio. E’ grande la rabbia di Zuccalà, che ha commentato il triste epilogo con un lungo post su Facebook: “I quattro consiglieri eletti con i voti del Movimento 5 Stelle si lasciano colpevolmente strumentalizzare da un’opposizione che fino a ieri attaccavano a testa bassa e preparano con loro le liste per le prossime elezioni. Nove anni di lavoro nell’esclusivo interesse della città messi a repentaglio da quattro ex consiglieri del Movimento 5 Stelle che attraverso un comunicato zeppo di falsità decretano la fine di una Amministrazione che con onestà, trasparenza e credibilità istituzionale ha ottenuto oltre 100 milioni di euro di finanziamenti che stavano cambiando il volto di Pomezia e Torvajanica”.
Pomezia, sindaco Zuccalà (M5s) sfiduciato
La sfiducia ha scatenato la rabbia del gruppo M5s di Pomezia. I pentastellati hanno espresso solidarietà nei confronti del sindaco Zuccalà e hanno sottolineato, con amarezza, come una (ex) parte del Movimento 5 Stelle abbia deciso di aderire al funesto metodo PD, “ovvero sfiducia dal notaio e passa la paura: se non ci fossero stati infatti i quattro dissidenti non avrebbero mai raggiunto il numero per la sfiducia”. Il gruppo capitolino M5s ha proseguito: “Che dire: complimenti a lorsignori! Hanno rimarcato, qualora ce ne fosse stato bisogno, la loro piena inaffidabilità di cui già avevamo avuto sentore e la pericolosa liaison con il Pd e con la peggiore destra. Abbandonando così, di fatto, i cittadini di Pomezia”. Umore totalmente diverso in casa centrodestra, secondo FdI quanto accaduto a Pomezia è l’ennesima dimostrazione della scarsa attitudine al governo del Movimento: “Vista la disfatta in tutto il territorio e le critiche che arrivano dall’ex alleato Pd, sarebbe opportuno che anche in Regione Lazio si staccasse la spina alla coalizione rosso-gialla. Il caos interno alla compagine pentastellata ponetina ha certamente contribuito alla disgregazione della maggioranza, ma l’ex sindaco non ha brillato nell’ascolto e nella condivisione, governando a colpi di delibere di Giunta e regolamenti, in contrasto anche con i consiglieri della sua parte politica oltre che con quelli della opposizione”,così in una nota Fabrizio Ghera, capogruppo di Fdi alla Regione Lazio, e Pietro Matarese, consigliere di Fdi al Comune di Pomezia.