La Portaerei USA Bush ha incontrato un aereo russo nello spazio del Mediterraneo parlando di "comportamento non professionale"
Portaerei Bush, incontro con aereo russo nel Mediterraneo
Il portaerei George H.W. Bush Carrier Strike Group ha incontrato aerei e navi russe mentre navigava nell’Europa meridionale per supportare la NATO. Come emerso, solo una volta una “forza russa si è comportata in modo non professionale”, come hanno detto martedì funzionari della Marina e come spiegato dalla Repubblica. Gli ufficiali a bordo della USS George H.W. non hanno spiegato esattamente cosa sia successo e non hanno neppure identificato la forza russa che si è resa protagonista dell’episodio.
La 6a flotta statunitense, come riporta Stripes.com, ha dichiarato che la portaerei Bush ha incontrato unità navali russe mentre operava nelle acque internazionali e nello spazio aereo nel Mare Adriatico. Il gruppo era impegnato in una missione di deterrenza e difesa per la NATO, come spiegato dal portavoce Richlyn Ivey. Ivey ha aggiunto che la Marina continuerà a operare in modo sicuro e professionale, rispettando il internazionale e aspettandosi che “altre nazioni facciano lo stesso”.
Portaerei Bush, incontro con forze russe: “Uno non professionale”
Dennis Velez, comandante del Carrier Strike Group 10, ha parlato di diverse interazioni con le forze russe, inclusa una con una pattuglia russa a lungo raggio nello spazio aereo internazionale. “Abbiamo avuto più incontri; uno di loro non era quello che considererei un incontro professionale in mare”, ha spiegato Velez a Stars and Stripes. La portaerei USS George H.W. Bush era ormeggiata nel Golfo di Napoli per uno scalo in porto. Come aggiunge Repubblica, l’episodio è avvenuto nei giorni della visita del segretario generale Stoltenberg sulla nave. I vertici dell’Alleanza sono entrati in allarme dopo la denuncia.
Velez e il capitano David-Tavis Pollard, comandante della Bush, hanno spiegato che la maggior parte degli incontri russi sono stati sicuri e professionali. “Riconosciamo che stiamo volando nello spazio aereo internazionale e stiamo transitando in acque internazionali, quindi tutte le nazioni hanno tutto il diritto di pattugliare e navigare”, ha aggiunto Pollard.
