I ratei inerenti alla Prestazione Universale aggiuntiva da destinare eredi vanno rendicontati in modo specifico e preciso.

Per richiedere l’indennità aggiuntiva alla Prestazione Universale spettante agli eredi del diretto beneficiario ormai deceduto, l’INPS fornisce delle indicazioni ben precise da dover rispettare.

Prima di inviare l’istanza telematica è importante assicurarsi di rendicontare i costi affrontati per l’ottenimento del bonus da 850€ al mese, pena il decadimento immediato della misura.



La richiesta della Prestazione Universale aggiuntiva per gli eredi

Fonte: Freepik.com

L’ente previdenziale italiano ha spiegato recentemente l’iter operativo per ottenere gli arretrati della Prestazione Universale destinata agli eredi del de cuius.

Il percorso per raggiungere la sezione corretta attraverso il sito INPS fa riferimento alla voce inerente alle indennità, ai sostegni e ai sussidi, fino al modulo “Rateo agli Eredi“.



É anche in questo caso assolutamente indispensabile l’autenticazione digitale con uno dei metodi innovativi (CNS, SPID o CIE).

Rendicontazione obbligatoria

Il rendiconto è una procedura obbligatoria per poter ricevere i ratei spettanti agli eredi. Per farlo è necessario utilizzare il portale INPS e allegare i documenti relativi ai costi sostenuti per i servizi di assistenza, oltre a una copia del contratto di lavoro del domestico.

Dopo l’invio della documentazione, l’ente procederà nella valutazione e nella liquidazione degli importi spettanti agli eredi.

Sarà l’INPS stessa ad accertarsi della veridicità dei documenti allegati, e soltanto dopo l’approvazione definitiva l’ente emetterà i pagamenti di tutti gli arretrati (anche laddove l’anziano beneficiario deceda durante il mese in corso).



Esempi pratici

Per avere un’idea più specifica ci serviamo delle modalità operative dell’INPS, e riportiamo anche degli esempi pratici.

Nell’ipotesi che un beneficiario muoia il 15 maggio di quest’anno. L’erede o gli eredi, matureranno gli importi non ancora pagati dall’invio della richiesta (supponiamo il 15 gennaio) fino alla data del decesso (nel limite di 850€ mensili).

Se anche per il mese di maggio l’erede documenterà i costi sostenuti nella loro interezza (minimo 850€), allora verranno liquidati per intero, viceversa proporzionati alla somma pagata.

Lo stesso discorso varrebbe se il de cuius non fosse più in vita dal mese precedente a quello di pagamento, ciò che importa è rendicontare le spese al fisco.