Non arrivano buone notizie dalle Prove Invalsi 2023. Il rapporto di questa annata scolastica ha acceso i riflettori sulle difficoltà di tanti studenti: in particolare, metà di loro ha competenze inadeguate in italiano e matematica. La pandemia e la didattica a distanza hanno lasciato il segno e bisogna ancora aspettare del tempo prima dell’inversione di tendenza. Prime crepe anche nella scuola primaria, che si conferma comunque il fiore all’occhiello della scuola nostrana. Nessuna novità sul divario territoriale: il Sud resta molto distante dal Nord.
Il 51% degli studenti alla fine delle superiori non è in grado di comprendere quello che legge, l’analisi impietosa del presidente Roberto Ricci: “È giusto dire che assistiamo a un effetto ‘long Covid’, è un’immagine appropriata, si fatica a tornare a livelli pre Covid. Gli apprendimenti sono un continuum, se si inseriscono discontinuità questo finisce per avere un peso”. In Matematica il 50% degli studenti che termina le superiori raggiunge almeno il livello base, mentre in inglese il 54% degli studenti raggiunge il B2 nella prova di reading e il 41% in quella di listening.
I risultati delle Prove Invalsi 2023
I risultati delle Prove Invalsi 2023 segnalano inoltre un indebolimento nella scuola primaria. In alcune regioni del Sud solo 1 ragazzo su 2 comprende correttamente quello che legge, mentre 2 studenti su 3 non sono in grado di leggere e comprendere un testo in inglese. Confermato il calo in italiano e matematica. Per quanto riguarda le elementari, anche qui vi è un indebolimento dei risultati in tutte le discipline sia in II che in V elementare. I dati Invalsi relativi alleperformance degli studenti italiani confermano un elemento di forte preoccupazione anche se ci sono punti di miglioramento. L’ elemento di preoccupazione è il solito: l’Italia è divisa in due con ragazzi del mezzogiorno fortemente pregiudicati nelle opportunità formative e occupazionali rispetto agli studenti di aree più avvantaggiate del Paese”, ” le parole del ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara a margine della presentazione dei dati Invalsi