Ci avviciniamo all'equinozio d'autunno: quando cade nel 2025, cos'è e cosa significa dal punto di vista astronomico
Come sarà ormai ben noto a tutti con le giornate che hanno iniziato ad accorciarsi e farsi – leggermente – più fredde, la stagione autunnale è ormai alle porte e manca (non a caso) sempre meno all’equinozio d’autunno, ovvero il momento astronomico che sancisce il definitivo inizio della stagione fredda gettandoci in uno dei momenti dell’anno maggiormente amati da moltissime persone.
Come ogni anno, anche in questo 2025 l’equinozio d’autunno cambierà leggermente la sua data e se vi steste chiedendo quand’è che dovrete iniziare a tirare fuori le copertine dall’armadio e a rispolverare le tisane e le cioccolate calde, allora sappiate che la data ufficiale sarà quella del 22 settembre: differentemente da quanto si tende a pensare, si tratta di un momento ben preciso della giornata – e non tutte e 24 le ore di lunedì – che quest’anno, in Italia, cade alle ore 20:19 precise.
Cos’è e come funziona astronomicamente l’equinozio d’autunno: cosa succede alla Terra nel passaggio tra le stagioni
Insomma, l’equinozio d’autunno del 2025 sarà il 22 settembre e sancirà – come dicevamo prima – l’inizio vero e proprio dell’autunno astronomico con il lento scivolare verso l’inverno; mentre ben diverso è l’inizio della stagione meteorologica: in questo caso, a sancire l’arrivo autunnale sono stati i cambiamenti nel clima e nelle abitudini di alcuni animali stagionali – soprattutto gli uccelli -, convenzionalmente fissato all’inizio di settembre.

Interessante anche ricordare cosa succeda – sempre a livello astronomico – durante l’equinozio d’autunno: infatti, si tratta del momento in cui il nostro pianeta si trova nel punto preciso della sua orbita che permette al Sole di illuminare in modo equo entrambi gli emisferi, con il risultato che il giorno e la notte (da intendere come ore di luce e di buio) avranno una durata pressoché identica; mentre con l’equinozio d’autunno iniziano anche tutti quei cambiamenti nella natura ai quali siamo abituati, tra il già citato ridursi delle ore di luce e l’imbrunirsi degli alberi.
