Quanto costa la guerra in Ucraina? Kiev ha registrato danni per 565 miliardi di dollari dall’inizio del conflitto, secondo le stime del Ministro ucraino dell’Economia, Yulia Svyrydenko.
Quanto costa la guerra in Ucraina: un pò di numeri
Le stime fornite dai palazzi di Kiev rendono l’Ucraina una patata bollente sia per l’Europa sia per Mosca a cui ipoteticamente sarà richiesto il risarcimento. Nello specifico i danni oggi ammontano ad 8.000 km di strade e 10 milioni di metri quadrati di alloggi privati che hanno comportato perdite alle infrastrutture per 119 miliardi di dollari entro cui sono compresi areoporti e ferrovie. A ciò va aggiunta la perdita del PIL ucraino che registrerà un deficit di 112 miliardi di dollari per il 2022. A ciò vanno aggiunti:
- 80 miliardi di dollari le perdite per imprese e organizzazioni;
- 54 miliardi di dollari le perdite in investimenti diretti nell’economia ucraina;
- 48 miliardi di dollari le perdite del bilancio statale.
Sono invece 90,5 miliardi le perdite legate alla popolazione civile che includono:
- 10 milioni di metri quadrati di abitazioni;
- 200mila auto;
- rifornimenti alimentari per 5 milioni di persone;
Alla conta dei danni, che come è stato detto agli inizi di marzo, è attualmente ancora provvisoria, va aggiunta anche la perdita di elettricità ed energia, vale a dire quantità di elettricità che potrebbe essere prodotta in condizioni normali. I danni relativi alle perdite energetiche, secondo il ministro dell’Energia, Herman Galushchenko che ha risposto ad un’intervista a Ekonomichna Pravda “sono stimate in 2 miliardi di dollari”.
Un terribile bilancio che riguarda soltanto il lato economico, imparagonabile a quello delle vittime e dei feriti, di cui ancora non si hanno numeri complessivi certi. Secondo i dati dell’ISPI infatti un bambino su due in Ucraina è sfollato.
Quanto costa la guerra in Ucraina: il Fondo Monetario Internazionale
Secondo le recenti dichiarazioni del Fondo monetario Internazionale “è chiaro che l’Ucraina dovrà affrontare notevoli costi di ripresa e ricostruzione, sebbene sia molto difficile valutare con precisione alle esigenze di finanziamento in questa fase“. Dopo un mese di guerra dunque è molto difficile quantificare i danni di un conflitto ancora in corso e che ha già visto a decine di migliaia di vite bruciate fra i due schieramenti insieme agli edifici di Mariupol e Mycolaiv, città che proprio nelle ultime 24 ore hanno subito bombardamenti devastanti, un crescente accumulo di perdite di vite umane ed un conseguente aumento di sfollati. Mycolaiv, in particolare, ha sulle proprie spalle anche il peso di dover difendere Odessa dall’attacco russo che ha come obiettivo quello di chiudere la città per poter contestualmente rafforzare la presenza militare russa, in modo da prendere tutta la Costa Ucraina a sud del paese. Complessivamente, ad una rapida analisi, per ricostruire il proprio paese l’Ucraina necessità di centinaia di miliardi di dollari, 565 appunto secondo le dichiarazioni odierne, ma ha chiesto come primo finanziamento di emergenza, 1,4 miliardi di dollari al Fondo monetario Internazionale lo scorso febbraio. Di quanto sarebbe ammontato il danno economico o ucraino si era già parlato all’interno dei palazzi di Bruxelles: già il 16 febbraio scorso il Parlamento Europeo approvò prestiti per l’Ucraina per 1,2 miliardi di euro.
Ma per la cessione dell’ assistenza macro finanziaria (AMF) l’europarlamento stabilí la necessità di soddisfare alcune precondizioni. In particolare l’Ucraina avrebbe dovuto dimostrare di aver compiuto progressi nell’attuazione di un programma economico stabilito punto per punto dal Fondo monetario Internazionale e di aver stabilizzato il paese attraverso meccanismi democratici “che siano comprensivi di un sistema parlamentare multipartitico, la presenza di uno stato di diritto e la garanzia dei diritti umani”.
Nello stesso contesto il Fondo monetario Internazionale identifica un deficit di 2,5 miliardi di dollari vale a dire 2,2 miliardi di euro come fabbisogno finanziario del paese colpito dalla guerra per il 2022. Ma si trattava di stime relative al 16 febbraio, approvata il 1 marzo e si trattava di quantificazioni relative alla crisi post pandemica a cui poi si è suonata anche la crisi economica dovuta al finanziamento bellico e ai danni provocati. La guerra è infatti scoppiata il 24 febbraio scorso a cui si sono aggiunti i danni citati questa mattina dal ministro delle Finanze ucraino, Yulia Svyrydenko.