Botta e risposta a distanza fra il professore dell’ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti, membro della task force anti covid della regione Liguria, e Sigfrido Ranucci, conduttore della trasmissione di Rai Tre, Report. Argomento della discussione, l’obbligo vaccinale per i dipendenti sanitari, che secondo Bassetti dovrebbe essere introdotto per legge. “Fuori dagli ospedali – ha scritto il professore sulla propria pagina Facebook – i sanitari che non si vaccinano. La politica batta un colpo su quest’argomento”.
Quindi il prof ha portato all’attenzione il caso di un’infermiera del suo ospedale che non si è vaccinata e che avrebbe infettato una decina di persone: “Un sanitario – spiega ancora Bassetti – che aveva deciso spontaneamente di non vaccinarsi per il Covid, ha probabilmente infettato alcuni pazienti generando un cluster ospedaliero. Sostengo, insieme ad altri colleghi, da vari mesi la necessità di una legge nazionale per rendere obbligatorio il vaccino per i sanitari”.
RANUCCI VS BASSETTI: “DICHIARAZIONI UN PO’ ARDITE”
Sembra però pensarla diversamente il giornalista di casa Rai, che intervistato da Radio Radio durante il programma di Francesco Vergovich ‘Un Giorno Speciale’, ha affermato: “Ci sono delle contraddizioni, perché noi sappiamo benissimo dagli studi che la contagiosità del virus non si ferma con la vaccinazione. Il contagio si ferma con la cosiddetta immunità di gregge, cioè quando tu hai raggiunto l’85% delle persone vaccinate. Io auspicherei che tutte le persone che sono in ambiti sanitari vengano vaccinate, come chi fa lavori pericolosi deve avere l’elmetto”. Quindi Ranucci aggiunge: “Dire che la colpa è di quella persona che ha contagiato altri per via della mancanza della vaccinazione è un po’ ardito, anche perché fino all’altro giorno ci è stato detto che vaccinarsi non significa non contagiare: anche se si ha una carica virale più bassa continui ad essere contagioso”. Ranucci ribadisce: “Dire che ci si è contagiati perché un operatore sanitario non ha fatto il vaccino secondo me è un po’ azzardato dirlo”.