Raul Gardini, chi è e come è morto l'imprenditore. Il ritratto, la storia e il suicidio, dall'ascesa alla scalata a Montedison fino a Tangentopoli...

Raul Gardini è stato uno dei volti più noti e controversi dell’imprenditoria italiana, a capo del più grande gruppo industriale privato nel made in Italy dopo la Fiat e morto nel 1993 in circostanze drammatiche. Un’esistenza intensa, fatta di luci e ombre, e una storia di successo e tragedia finita nel mirino di giustizia e media.



La vita e il ritratto di Raul Gardini sono l’argomento della prima puntata di Linea di confine, programma di Antonino Monteleone in onda in seconda serata dal 19 febbraio su Rai2. È un percorso che affonda l’occhio nelle origini dell’ascesa di Raul Gardini, dai primi passi nell’azienda del suocero, Serafino Ferruzzi, alla scalata a Montedison fino a Tangentopoli e al suicidio nel suo appartamento di piazza Belgioioso a Milano.



Raul Gardini chi è: la biografia

Raul Gardini è nato a Ravenna nel 1933 e si è imposto sulla scena italiana come imprenditore e manager di successo. Ribattezzato “il corsaro della finanza per le mosse in Borsa e le scalate a Montedison ed Enimont, ha avuto una vita intensa culminata in una morte per molti avvolta da troppi punti oscuri.

L’incontro che ha impresso una vera e propria svolta alla sua esistenza è avvenuto nel 1949 e ha avuto come protagonista la donna che sarebbe diventata sua moglie nel 1957: la vicina di casa Idina Ferruzzi, figlia dell’uomo tra i più ricchi d’Italia, Serafino Ferruzzi (al timone dell’omonimo gruppo industriale), del quale Raul Gargini poi ha preso il posto al vertice. Il suocero infatti è morto nel 1979 in un incidente aereo avvenuto dopo circa 3 anni dalla divisione del suo patrimonio, stimato in circa 800 miliardi di lire, fra i quattro eredi: il figlio Arturo e le tre figlie, Ida, Franca e Alessandra.



Alla sfera professionale Raul Gardini ha affiancato la passione per la vela, un amore che lo ha visto imprimere il suo nome nel panorama mondiale con la straordinaria avventura sportiva del Moro di Venezia, l’imbarcazione che ha vinto la Louis Vuitton Cup nel 1992 e ha partecipato alla Coppa America.

Raul Gardini come è morto: il suicidio “imperfetto” e i dubbi di chi lo conosceva

Come è morto Raul Gardini? La ricostruzione ufficiale parla di un suicidio avvenuto con un colpo di pistola alla testa il 23 luglio 1993, nel suo appartamento milanese. Una morte per alcuni densa di ombre, tanto da alimentare l’ipotesi dell’omicidio, avvenuta dopo l’avvio di indagini giudiziarie a suo carico in piena Tangentopoli.

Ancora oggi c’è chi crede che quello di Raul Gardini non si sia trattato di un gesto volontario. Ne ha parlato recentemente il programma FarWest, condotto da Salvo Sottile, attraverso le testimonianze di persone vicine al noto imprenditore e industriale. Tra queste, quelle della cameriera e del maggiordomo di Raul Gardini, presenti in casa il giorno della morte, e il responsabile della sua sicurezza, un uomo che non sembra faticare ad avanzare sospetti sui contorni della morte: “Se ho dubbi sul suicidio? Sono al 50% sì e 50% no“. Ad alimentare gli interrogativi, l’assenza di impronte sull’arma.